Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Privacy completa.

Logo Fondazione Archivio Diaristico Nazionale

Autore

Ferdinando Delfrate

Anno

Inizio presunto: 1940-1949 Fine presunta: 1980-1989

Luogo

Brescia/provincia

Tempo di lettura

2 minuti 40

Alce-Alce-Alce Allarme da sbarco

27/28 aprile 45


Nella notte c'è stato un gran combattimento fra gruppi corazzati americani ed una colonna corazzata tedesca. I carri armati americani entreranno in Brescia il 28 aprile, in una città ormai sgombra da tedeschi e fascisti. Nostri agenti intervengono ovunque per ricuperare materiali di casermaggio presso i vari magazzini, che sono stati presi d'assalto dalla folla. Molti di questi materiali verranno portati nell'ex casa del balilla e consegnati a Don Vender che, ad acque calmate, distribuirà pacchi di roba alle famiglie dei caduti combattenti e partigiani.
 

28/29 aprile 45


Servizio di polizia alla centrale della Stipel.

 

 

 

Non pare vero che, finalmente, si sia in pace.

30 aprile 45


In piazza Loggia è stato installato il Comando Militare Provinciale e gli viene assegnato un nucleo di polizia, al comando del Maresciallo Goi, agli ordini del Commissario Sig. Amendolaggine, persona retta ed equilibrata, che sa svolgere il suo compito assai delicato, con buon tatto ed umanità, ma con fermezza ed obiettività. lo faccio parte di questo gruppo di agenti. Qui c'è il fulcro del CLN: il Colonnello Bettoni, quello della famosa carica della Cavalleria per rompere l'accerchiamento dei russi; il Colonnello Lorenzotti, la Contessina Cantoni, il capo partigiano Volpini, il partigiano Levi, Don Vender, ecc.- A mangiare andiamo in un ospedaletto della Croce Rossa in via Monte Suello dove si mangia pasta bianca 00 della Florida e ci danno sigarette Camel. Siamo continuamente chiamati ad intervenire per sedare liti, evitare soprusi contro famiglie di fascisti, ed effettuare arresti. Il nostro gruppo, composto da 12 agenti, ha arrestato 150 fascisti. Un giorno, proprio davanti al nostro palazzo, siamo intervenuti per liberare da un gruppo di facinorosi, che lo picchiavano, il giornalista Romersa. Un altro giorno ci venne data la fotografia di un Colonnello della GNR o delle Brigate Nere, che soveva essere arrestato. Io e Zucchi, dopo due giorni di appostamenti siamo riusciti a trovarlo, arrestandolo. Intanto la vita riprende il suo normale giro. La guerra è finita. Il Corpo Volontari della Libertà viene sciolto. La gente ritorna alle sue case ed al suo lavoro. Non pare vero che, finalmente, si sia in pace. Il Comando Militare, assolto il suo compito, è smobilitato. Anche gli Agenti di P.S. Ausiliari sono posti in congedo dal 7 giugno 1945. Verso armi e materiali. Avevo ricevuto un moschetto mod.38 ed una pistola a tamburo cal.12; verso tali armi oltre ad un mitra, un paio di pistole, alcune bombe a mano, sequestrate durante le varie operazioni di polizia..