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Autore

Rossella Canaccini

Anno

1968 -1969

Luogo

Livorno

Tempo di lettura

5 minuti

Diario dal Vietnam di un'adolescente

Neanche oggi sono arrivati gli strumenti siamo proprio in vacanza se non fosse che siamo nel Viet-nam sarebbe meraviglioso.

Saigon 4/11 /968

Oggi è stata una giornata piuttosto movimentata siamo state tutto il giorno in giro per poter ottenere un visto che ci permetta di girare liberamente nella basi americane. Le ore passano abbastanza svelte il giorno ma la sera mette tristezza ti fa venire in mente tante cose, senti il desiderio del calore dell'affetto che ora ti sono così lontani. Vengono in mente le ore felice che hai passato con le persone che ti sono più care, ore che sono passate anzi volate così in fretta. L'affetto, il calore, l'amore che solo chi vuol bene veramente sa dare e fra queste mura fredde e monotone di un paese sconosciuto, mi sento veramente tanto triste. Sono contenta perchè ho vicino Viviana e lei per me è come una mamma se non avessi lei sarei tanto tanto più sola e triste. Queste ore ti fanno capire quanto bene gli vorrai, ogni pensiero è per loro ogni parola è dedicata a loro che sono tanto lontani dagli occhi ma tanto vicini al cuore. Sono in pena perchè ho paura che non ricevano posta, sarebbe per loro un grande dolore non sapere niente e piangerebbero molto, ma spero che presto tutte le mie lettere, perchè sono tante gli possono arrivare il più presto così saranno tranquilli e felici. Neanche oggi sono arrivati gli strumenti siamo proprio in vacanza se non fosse che siamo nel Viet-nam sarebbe meraviglioso.

 

Saigon 5/11/968

La giornata è passata in fretta e stasera siamo andate a vedere uno show. C'era una cantante molto bella e molto brava che ha avuto moltissimo successo e stata veramente forte. Alle 11 e mezzo siamo usciti da locale e siamo andate a mangiare 2 uova al prosciutto, abbiamo parlato un po e poi siamo tornati al nostro villino abbiamo passato indisturbati gli sbarramenti, ma durante il viaggio nel buio e nel silenzio si è sentito uno sparo non ho mai provato paura più grande sono stati dei momenti terribili che non auguro a nessuno. Uno sparo nei miei 15 anni di vita ne avevo ancora sentito uno sparo mi ha fatto tanto effetto, credo che io non potrei combattere perchè ad ogni colpo farei un salto. Chissà quanti poveri ragazzi sono morti e moriranno su al fronte, quanti figli sono rimasti senza padre e quante mogli senza marito, quante madri senza figli. Ora piangeranno su di un'immagine ricordando un corpo che ora giace inerme nel fango, al freddo intenso al caldo insopportabili e nessuno più nessuno renderà a quelle persone i loro cari. Ma il mondo è così sempre sarà così, ci saranno sempre l'odio e la vendetta e nessuno potra vivere in pace fino a quando ci sarà la legge tremenda della sopravvivenza e del possesso.

[...]

La serata come ho già detto era calma, tutto un tratto si sente una botta fortissima come una cannonata, ma noi non ci abbiamo fatto caso perchè ormai per noi sono cose normali.



Da-Nang 19/11 /968

Oggi abbiamo fatto 2 spettacoli e sono andati piuttosto bene. Appena finito il 2 spettacolo ci hanno poriato in una cucina grandissima e attrezzatissima e lì il cuoco ci ha regalato una scatola con dentro 40 cartoncini con il latte. Erano le 10 P.M., così in fretta e furia siamo rientrati perche a quell'ora è pericoloso andare in giro. Le strade erano calme e non c'erano sbarramenti così senza nessuna noia siamo arrivato al nostro Hotel. Siamo andati in camera abbiamo mangiato e poi ognuno è andato in camera sua. Io ero sul letto a sedere con Manuela e Viviana facevamo i conti di quello che su per giù avremmo portato a casa alla fine di questi 3 mesi. La serata come ho già detto era calma, tutto un tratto si sente una botta fortissima come una cannonata, ma noi non ci abbiamo fatto caso perchè ormai per noi sono cose normali. Dopo poco ce ne è stata un altra e allora la paura si è dipinta sui nostri volti. e subito dopo si sono sentite cannonate smitragliate ed altri rumori che non siamo riuscite a capire. Una voce urlava di spengere la luce, noi eravamo tutte rannicchiate nel letto una stretta all'altra e i nostri cuori battevano fortissimo. Poi tutto si è calmato, noi siamo andate sul terrazzo, si sentivano ancora le cannonate ma erano più lontane e meno forti. Nel cielo si vedevano lunghe fila di bengala e di razzi di segnalazione. Poi sono partiti dall'aereoporto almeno 10 caccia e altri aerei qualcuno andava verso la base dove c'era stata la battaglia, altri giravano intorno alla città in cerca di qualche U.C. e di qualcuno che volesse penetrare clandestinamente in Da-nang. Siamo tornate a letto, nessuno sapeva mascherare la propria paura, ma il sonno ci ha sopraffatte e dopo un po' ci siamo addormentate.