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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Caterina Minni
Data di nascita
1999
Sesso
f
Luogo di nascita
Città di Castello
Livello di scolarizzazione
Diploma scuola media superiore
Mestiere/Professione
Studentessa
Diario
Consistenza
96
Natura del testo
Dattiloscritto: 4
Tempo della scrittura
2014
Estremi cronologici
2014
Provenienza geografica
Perugia/provincia
Soggetti
Adolescenza Amicizia Anoressia Collegi Depressione Disturbi alimentari Donne Giovinezza Introspezione Malattie Ospedali Psicologi Scuole Solitudine Teatro
Parole chiave
Convitto Scrittura giovanile
Crediti immagine di copertina
Una pagina del diario di Caterina Minni fotografata da Luigi Burroni.

Caterina Minni

Diario di una fenice irrequieta

La lotta contro l’anoressia raccontata da una ragazzina di quattordici anni.

Progetto vincitore del Premio LUCIA 2020, Diario di una fenice irrequieta è un’appendice in formato audio del diario Inchiostro, storia di un’adolescente oltre l’anoressia che Caterina Minni ha scritto a 14 anni. È un tentativo di parlare di anoressia attraverso alcune parole che Caterina ha scritto e che Francesca Berardi ha sottolineato, perché quel diario sarebbe potuto essere anche il suo. Il glossario si costruisce intorno ad un dialogo intimo tra due donne di generazioni diverse – Caterina ha 21 anni, Francesca 37 – con la consapevolezza che più che essere andate “oltre” l’anoressia, sono sopravvissute alle sue manifestazioni più dure. Caterina a 11 anni è arrivata a pesare 22 kg, Francesca che a 14 era un po’ più alta, 36. Si sono incontrate a Verona, la città in cui Caterina vive e studia. Per quattro pomeriggi consecutivi si sono date appuntamento alla panchina di un parco, dove parola dopo parola si sono confrontate sul significato di termini comunemente associati all’anoressia. Il loro dialogo tocca questioni che riguardano il corpo nella sua dimensione più cruda ma anche le emozioni e sensazioni che lo attraversano, il freddo, la paura, il senso di disgusto, il bisogno di fuga… fino al ritorno a casa e alla scoperta del desiderio.
Diario di una fenice irrequieta Francesca Berardi
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Sinossi

Caterina ha undici anni quando decide di arrestare la crescita del suo corpo. È magrissima, ma si trova informe. Gli scaffali del supermercato sono per lei motivo di angoscia e tensione, una battaglia che gioca contro la madre per ottenere cibo senza calorie e vincere sulle abitudini di casa, imponendo la sua scelta ai familiari. A dodici anni viene ricoverata per oltre due anni nella Residenza di Palazzo Francisci di Todi, struttura adibita al trattamento dei disturbi alimentari. Una volta dimessa, va a vivere in convitto a Sansepolcro. E da lì inizia la battaglia più dura, non più quella della sopravvivenza, ma quella della guarigione, percorso lungo e pieno di ostacoli imprevisti. È così difficile squarciare il buio, imparare a rimettersi in gioco, fidarsi di sé stessi e degli altri, rendere meno appuntita e spigolosa l’anima, anche se il corpo già non lo è più. La scrittura accompagna il percorso, lo documenta e lo sostiene, forse lo rende addirittura possibile. Perché la guarigione disorienta, scardina i capisaldi della malattia cui si è imparato a identificarsi, ridisegna l’identità secondo una geografia tutta nuova, che non è più quella del dolore. E di questo percorso va conservata una traccia, per non perdersi e per non perdere di vista l’obiettivo. Disapprendere il dolore è difficile, specie quando è iscritto nel corpo, campo di battaglia e nemico al tempo stesso, da affrontare con le armi e senza pietà. Ma Caterina ha deciso di vivere: pagina dopo pagina affida al diario i suoi pensieri più indicibili e al percorso medico affianca un viaggio personale, lucido e profondo. E quando si accorge di non provare più invidia per un corpo che soffre più del suo, che “vince” sulla scala del dolore, capisce che forse è proprio lei che sta vincendo.

Il suo è un diario di guerra e la scrittura s’interrompe quando Caterina arriva alla fine del percorso di guarigione: ha individuato il momento esatto in cui tutto è cominciato, analizzato la ragione per la quale si è inflitta tante sofferenze. Grazie a questa nuova consapevolezza può mettere un termine alla battaglia, far pace con sé stessa e con gli altri e anche fare i conti con ciò che l’ha portata alla malattia.

 

La storia di Caterina è stata pubblicata da Il Pensiero Scientifico Editore nel 2017  in un volume dal titolo "Inchiostro: storia di un'adolescente oltre l'anoressia".