Scheda di dettaglio
Sinossi
Felice, costretto dalla giustizia a vivere senza la figlia, si fa portavoce di un’accusa contro le autorità giudiziarie, colpevoli di relegare i padri a un ruolo secondario, negando loro l'affidamento. Privati del loro ruolo fondamentale, molti padri si trovano a dover affrontare una forma di assenza forzata. Ed è così anche per Felice che, dopo aver assaporato le gioie della paternità, viene "privato" del rapporto con la figlia, affidata dal tribunale alla madre.
Questo amaro sfogo, un vero e proprio "j'accuse", denuncia la tendenza delle istituzioni a favorire sempre le madri, ignorando l'importanza della figura paterna e tralasciando il suo valore nei percorsi di crescita dei bambini e dei giovani.