Autore
Sergio Farotto, Luca CeraniAnno
1976 -2023Luogo
MilanoTempo di lettura
10 minutiLettere di un adolescente ad un amico lontano
28.11.1982 Ciao Luca.
Sono caporale di giornata, e, nelle pause dello studio, scrivo, e poi studio, e poi scrivo. In camerata non c'è proprio nessuno, neanche un piantone perché molti sono di guardia, gli altri in licenza o permessini. Come va? lo abbastanza bene. Ormai i primi tre mesi sono finiti, le guardie sulle altane non le faccio più, dato che sono caporale. Queste settimane poi abbiamo fatto l'unico campo che dovrò fare durante la naia, durante quattro giorni; settimana scorsa poi sono andato a sparare per la seconda volta, tra l'altro ho fatto 29 centri su 32 con Garand; quindi come vedi il più è fatto. L'unica cosa è che ho sofferto parecchio il freddo, sia al campo che quando siamo andati a sparare (siamo stati via 3 giorni!). Come forse sai già di solito i sottotenenti quando vanno in trasferta, esclusi i campi penso, possono andare in albergo spesati, e penso ti potrai sfogare con questo ed altri privilegi appena finito il corso. Due settimane fa sono andato in Friuli, lì stanno parecchio male e vanno casa molto raramente. Queste settimane inoltre mi sono beccato la mia 4°, e ultima spero, corvée cucina, da quando sono partito, e anche per scherzo, quello del dentifricio, per cause ancora ignote. Ciononostante piano piano col tempo le cose andranno sempre meglio, così anche per te suppongo, e si tratta di passare questo inverno e poi si respirerà meglio. Andando a sparare sono passato dalla caserma Ottaviani a Brenta, dove ho dormito due notti. Li vi sono gli artiglieri, e penso sia un'ottima destinazione per te. È proprio in centro di Brescia, abbastanza vicino alla stazione, 50 minuti di treno da Milano, e come caserma abbastanza piccola, bruttina ma tranquilla. La mia vita in caserma è una noia. Appena posso esco, esco tutte le sere e vado dalla famiglia che conosco qui a Verona, dove posso studiare e piano piano prendermi altre comodità. Spero in futuro di poter far venire Laura a dormire, magari in estate. Ieri ho scoperto incredibilmente una cabina telefonica rotta, dove si paga solo un gettone anche per le telefonate extraurbane. Per ora lo sa pochissima gente e spero rimanga segreta la cosa, perché è un vantaggio incredibile. Per le feste di Natale non so quando tornerò. È probabile natale, ma se vado a Peschiera a fare la guardia torno a capodanno.
Ora ti saluto, spero di vederti presto, o di sapere due notizie. Vado a mangiare le solite schifezze alla mensa. Ciao
Sergio
p.s. Naturalmente tanti auguri x il tuo compleanno.
10.1.1983
Caro Luca (pistro)
come vedi ho imparato anche la terminologia "ufficiale". Questo perché un giorno, venendo a Milano in autostop, mi ha tirato su un ragazzo che è stato ufficiale artigliere alpino come te, e mi sono fatto raccontare un po' di quello che succede e ti succederà. Inoltre, in questi giorni di ministeriale, ho parlato un po' con tua madre. Forza, che ormai il culo che ti stanno facendo sta finendo. Ancora un mese e poi comincerai a stare meglio. Tua madre mi ha detto che miri a restare lì a Bracciano come ufficiale istruttore; sicuramente penso sia una ottima scelta, soprattutto perché ti sei reso conto come potrai stare lì in futuro. Altrimenti mi hanno detto che il posto migliore sia Bassano del Grappa, non molto lontano da Milano e da Piacenza. Questo ragazzo ex ufficiale è stato a Bormio, e dice di essersi trovato molto bene; sembra che però da Bormio ora si debba andare a Bressanone. Oppure se andrai in una località di montagna, sicuramente potrai farti delle belle sciate gratis fino a quando c'è neve. In ogni modo ti aspettano giorni più calmi e ... una stelletta è sempre una stelletta. Dal sottoscritto non molto di nuovo; le vacanze le ho fatte dentro, sia Natale che Capodanno, ma qualche giorno in libera uscita o in permessino sono venuto a Milano. Domani mi finisce la ministeriale. Ahimè, e riinizio la mia ormai calma vita di caserma. I servizi sono agli sgoccioli, dovrò fare dal prossimo mese il "sergente di giornata" e due guardie come capo-posto. Fra poco non sarò più spina, il lavoro che faccio non è molto pesante, e così le giornate piano piano passeranno. In dicembre sono riuscito a dare un esame, diritto fallimentare, prendendo 20, un po' scarsino, ma era un delitto rifiutare, ora sto cercando di preparare un esame di inglese. La mia fortuna, come forse ti ho già scritto, è di aver trovato un posto fuori dalla caserma dove poter studiare, o comunque fare qualcos'altro. Anche con Laura va a gonfie vele, per fortuna ci vediamo abbastanza frequentemente e tra l'altro abbiamo deciso che ci farai da testimone al nostro matrimonio! Mi raccomando non defilarti perché sei incastrato e non puoi dire di no. Sembra che a maggio si sposi mia sorella. Ti dico sembra anche se dovrebbe essere sicuro, ma sai che non è detta l'ultima parola con lei; ha già la casa tutta pronta con cucina, telefono etc tutto a posto: forza che è la volta buona. Sono stufo della naja: oggi mancano 233 giorni, cioè ancora una vita, mamma mia. Invece mi sa che tuo fratello proprio non parte più, proprio a lui che egli avrebbe fatto sicuramente bene, per mettere a posto le sue idee gonze. Mah. Ora ti saluto, salutami la Patrizia e quando puoi scrivi, soprattutto in futuro quando e se cambierai indirizzo.
Ciao
Sergio
p.s. Te lo dico fin da ora, se vai in un'altra caserma, falle morire le spine, da parte mia naturalmente.
Ciao Luca, ti aspettiamo a Campofilone
(per la marmellata) Laura
30.11.1983
Ciao scoppiato, quanti sono? Una quarantina ormai. Perché non ti offri volontario per il Libano o per il Tanganica! Scherzi a parte. 40 giorni su 450 sono pochi, anche se forse a te ora sembrano tantissimi. Ho visto Daniele, ma per poco, dato che il Tiger ha approfittato dell'istante per "massaggiare" alla sua maniera il Suty, niente di grave comunque; lo sapevi che avrai una nuova vicina di casa? Sembra che al posto degli Scalfotto venga quella madre di Cignoli 3 che chiama sempre suo figlio Andrea dalla finestra; chissà se le piacciono le frittate, o le uova tradizionali, nel caso volessi scegliere cosa ricevere sulla testa. Lo stereo va benone; ora abbiamo messo in camera la poltrona che c'era nella camera dei miei, così ci si può spaparanzare sentendo un disco. Non ho molto da raccontarti, come vedi; settimana scorsa ho fatto un esame a buon fine; il giorno dopo io e mio padre siamo stati due giorni a Torino e nelle Langhe invitati dalla Ventana, e, ti giuro, ho mangiato come un porco, soprattutto piatti con contorno di tartufi, che non avevo mai assaggiato, e veramente andavo in estasi. L'altro ieri poi ero andato a Verona per la cena di congedamento dell'11 ° scaglione, e con ciò ho chiuso l'ultima pagina "militare", perché ben difficilmente nel prossimo futuro avrò occasione di rivedere i vecchi commilitoni, a parte quei due o tre con cui sono rimasto amico. Auguroni per i 23 naturalmente, ed è un bel miracolo per la mia testa essermi ricordato. Dall'anagrafe sembrerebbe che siamo diventati adulti, e ora si devono fare sul Serio (non sul Ticino). Alla buon ora, ti saluto, perché la Bocconi non aspetta, e la Laura aspetta ma si incazza (eh, le donne).
Bye bye.
Sergio
15.2.2023
Caro Sergio,
45 anni dopo la ultima lettera da Brindisi, ti scrivo nuovamente. Grazie a Laura, che con pazienza ed entusiasmo ha trascritto la nostra corrispondenza dal lontano 1976 al 1978, ho potuto percorrere situazioni, emozioni, avventure e vicende così lontane e spesso dimenticate, ma allo stesso tempo ancora così vicine ed attuali, perché tutto cambia, ma in fondo nulla cambia. Il nostro carattere e la nostra essenza vengono forgiati dal tempo e dal vissuto, positivo o negativo, ma i "fondamentali" rimangono immutati. Rileggo le nostre battute, i nostri scherzi, il nostro umorismo e le nostre freddure, ed alla fine li ritrovo, forse un po' più eleganti, nelle ironie con gli amici di oggi, lo stesso modo di alleggerire situazioni stressanti, prendendosi un po' in giro e facendo sorridere gli altri. Siamo più seri e responsabili? Si ! Ma personalmente non voglio perdere quella leggerezza che compensa il mio approccio logico e razionale, che stempera le tensioni e che mi regala sempre un atteggiamento positivo ed ottimista verso la vita. Ogni giorno, bello o brutto, è una esperienza regalata!! Tempo fa ho deciso: "non ho tempo per essere frustrato", e nulla e nessuno può scalfire il mio ottimismo, che poi si rivela contagioso verso gli altri. Figli, lavoro, famiglia, salute, genitori ed amici che ti lasciano, ma voglio sempre essere protagonista di quello che vivo, mai vittima, imparare sempre qualcosa di nuovo. Caro Sergio, i nostri 15-17 anni sono stati bellissimi, anche se a distanza, così come quelli precedenti a Milano a scuola assieme, ma i prossimi 30 o 50 saranno ancora meglio, basta volerlo fortemente.
Un abbraccio e a presto
Luca