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Autore

Vittoria Boni, Leda Casalini, Lydia Cristina, Wanda Doniselli

Anno

1933 -1970

Luogo

La Spezia; Roma

Tempo di lettura

6 minuti

Noi quattro a scuola e altrove

Poi, salimmo dietro le altre e, in una classe, ci sedemmo al terzo banco per stare a vedere che ne veniva.

Lunedì 20 novembre 1933 XII

dirò breveme11 t e che vidi le compagne nel giorno dei quadri di ammissione e le rividi, con grande godimento, nel di dei quadri finali, stavolta gioiosi, perché tutte sono promosse computiste ma, ahimè , solo io e la Cristola riuniamo le nostre preziose esistenze nella classe I A dell'Istituto Tecnico Commerciale Duca degli Abruzzi . Dunque, quel giorno facemmo gran chiasso a scuola, perchè volevamo lasciare il nostro souvenir, ci facemmo cacciar via. Il 16 ottobre andai alla nuova scuola in preda a sturbamento nauseale pensando alla mia solitudine e mi feci amaramente a piedi il corto cammino; rallentai l'andatura essendo l'ora presta, ma poi, mi introdussi nell'ingombrato portone e non sapevo manco dove volgere i piedi; vedendo una faccia che dovevo aver veduto un di alla “Nathan", l’apostrofai anzi volevo, ma non lo feci e, montate le ardue scale, mi rivolsi all’irsuto bidello e gli chiesi in qual sito dovevo andare e colui indicommi delle ripide scendenti scale che , con aria melensa scesi guardando in ognidove e, giunta in fondo scorsi una porta che infilai; trovai lo spogliatoio e mi rigirai fra ignote genti tra le quali , quella che avevo già vista in sulle scale, e le dissi·: “Tu eri alla scuola Commerciale?", lei mi rispose: "Chi sei?" "Come?" feci io indignata da cotanta ignoranza; "Sono La Lelè Cascia o Lelè della stamberga!". L'apostrofai ancora mentre alcune, vedendomi giungere, dissero: “Ecco una esterna". Poi, afflitta e sconsolata, stavo attacando il mio paletot, quando ruppemi il pensiero nella testa una voce nota; mi volsi e chi vidi? la Di Rosa che, altrettanto mesta era intenta agli affaracci suoi; la rincorsi e l'agguantai per la collottola, allora si voltò e, alla mia vlsta, cadde fulminata, abbagliata da cotale asfodelico splendore e, riavutasi, rasserenammoci ambedue in viso e facemmo voto (noi tapine) di non mai separarci. Poi, salimmo dietro le altre e, in una classe, ci sedemmo al terzo banco per stare a vedere che ne veniva. Entrò la professoressa d'Inglese che, dopo le parole di rito, dettoci una lunga e spaventosa nota libraria e, noi disgraziate, sapemmo allora che Di Rosa doveva andare in un'altra classe (di tedesco) quindi, neglette, ci separammo avendo io ln mente di dire a mia madre di farmi prendere il tedesco. Così, me ne andai dalla Cristola che mi accolse rummèe, in pantofole e stette gravemente ad ascoltare il mio racconto. (Ca)

Per tutta la settimana non ci fu scuola per far si che potessimo comprare con comodo i libri e, il lunedì di poi, a scuola me ne andai mesta e solinga; m'interrogò la Prof. di Stenografia che, avanti di provare le mie virtù, mi disse di aver insegnato a tutta la schiatta Casalinesca. A casa, ricevetti una telefonata della Cristola che mi disse che il Lunedì seguente sarebbe potuta venire a scuola! E quel Lunedi, esultante, attesi sulla soglia del varco dell'entratura della porta la ritardante Cri che qui giunta, con me ascese le scale e ci portammo in classe; ora stiamo al secondo banco. Quel giorno c'era adunata di Giovani Italiane ed eravamo rimaste in poche; fatalità volle che  mi interogasse Bisconcini e cosi conclusi il primo fiasco.

[...]

"Le sig.ne Ips e Icsilon "disturbano" con conseguente ramanzina del Prof. Flore che, bontà sua, dato che eravamo noi, le sue dilette, non lo diede al Preside.

23 dicembre 1934 XIII EF

A momenti è Natale e dicechè tutto questo tempo non passò invano; molte cose accaddero di cui darò breve nota. Per lungo volger di giorni stemmo alla zozzaschifosapuzzolentestomachevolefetenteributtanteluridalercia succursale della San Basilio Street; non ne potevamo più e non vedevamo l'ora lontana e luminosa in cui l'avremmo lasciata. In questo lasso di tempo venne, quasi improvvisamente a morte il Professore di Diritto Bonvino e sull'istante avemmo due giorni di vacanza; cl adoprammo a mezzo di colletta, per fargli omaggio di un bel cuscino di rose e garofani. Questi due giorni, la Cristola, io, Falso, Crispo, Boni, Doniselll e forse qualcun'altra, li passammo a Villa Borghese, ma poi ricominciarono le decrepite dolenti note e avemmo, pure lo e la Cristola, un rapporto da una supplentaccia di diritto cosi fatto: "Le sig.ne Ips e Icsilon "disturbano" con conseguente ramanzina del Prof. Flore che, bontà sua, dato che eravamo noi, le sue dilette, non lo diede al Preside. Un bel di, circa quindici giorni fa, venimmo alla nuova dimora e, vista l'impossibilità di stare, lo e la cri insieme nel banco, dato che il Prof. di Geografia cl aveva già precedentemente divise, ci disponemmo in altro modo e si sta bene lostesso. Proprio nel penultimo giorno che stavamo alla succursale, scoppiò ad un tratto la tragedia. C'era quella simpaticona d'Inglese che non la piantava mai di chiamarmi e poi mandò la Cri al 1° banco e, ln seguito ad altri caciaramentl, prese il nome di Doniselli, Cristina e Botti e fece rapporto sullo stile di quella di Diritto e sarebbe stato, come quello, messo negli oblii salvo complicazioni che, appunto, sopraggiunsero impersonate dal si voglia e, finite dal "cane bull cane" o "cane bull dog" che dir cioè dalla amatissima bidella. Infatti, finite le lezioni ci avviammo allo spogliatolo ove le irate compagne suddette lamentavansi in special modo la Botti che lanciava similari grida: "E ssé non ssà tener la disciplina che cl possiamo fà?". Ciò che le orecchie bldellari intercettarono e trasmisero alla Direzione che prese provvedimenti. Il giorno dopo la foca ammaestrata sopraggiunse in classe e lesse la sentenza: "Due giorni di sospensione I" con conseguente lacrimazione delle interessate che aspettarono con s. pazienza l'acchetarsi della bufera. Ora voglio dire qualche cosa sul "Ludi Juveniles"; sul principio slamo stati primi in classifica ed ora, per delle complicate, letamaiose porcherie, slamo primi ma dopo altri due; come sport e come cultura non siamo nemmeno menzionati benchè parecchi vi abbiano partecipato in classe nostra come Bertolla, Sfredda e Martano, tutti illusi, e Serra per tennis e stato battuto due volte su tre. Dunque, la nostra classe si è distinta nel Ludi dei fiaschi più grossi. (Ca)