Scheda di dettaglio
Giulia Fabbri
Ricordi di una fanciullezza
Lasciato il paese d'origine all'età di sei anni, una pensionata ripercorre, compiendo un viaggio a ritroso nella memoria, i luoghi dell'infanzia - la chiesa, le piazze, le botteghe dei negozianti - citando anche i nomi delle famiglie più prestigiose del borgo.
Estratti Diario: 5
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Giulia lascia Pieve quando ha solo sei anni, insieme alla famiglia. Quei sei anni sono però sufficienti per scolpirgliela nel cuore.
Negli anni Giulia torna ogni tanto a Pieve con la famiglia e soffre per la sua distruzione.
E quando ormai è in pensione, lascia correre libera la memoria e si rifugia nei luoghi dell'infanzia: l'asilo, la chiesa, le piazze, le botteghe dei negozianti...
Giulia, con le sue descrizioni precise e ricchissime di dettagli, ridà vita al suo paese. E ci sembra quasi di vederla la sua Pieve e di trovarci insieme a lei sulla Piazza della Collegiata, insieme ai pievani della sua infanzia.
D'altronde, come lei stessa dice, "Oggi che sono "grande" però, é facile per me tornare nei miei luoghi, nei miei angoli preferiti e se non c'é nessuno che mi accompagna non importa, ho la mia memoria e sò dove voglio sostare..."