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Tratto da

Vivere azzurro

Autore

Maria Rachele Ciccarelli

Tempo di lettura

2 minuti

25 Aprile 2025

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I giorni d'aprile del '45
Se questa guerra continua ancora un po’, ho paura di rimetterci la buccia.

17 aprile 1945

giorni di burrasca anche per me. La mia pleurite non vuol andarsene, e mi dà sempre un po’ di febbre così mi sento molto debole. Se questa guerra continua ancora un po’, ho paura di rimetterci la buccia. Di notte bisogna alzarsi perché abbiamo dei soventi bombardamenti qui a causa dei tedeschi gli Angloamericani si sono proprio accaniti. Speriamo che se ne vadano senza danneggiarci come ci hanno promesso.

La guerra va molto bene io credo che sia vicino il momento.

Liberi. Cosa vuol dire per noi liberi. Mi sembra impossibile.

25-26 aprile

giornate che nella vita non si dimenticano. La liberazione di Milano e tutta la valle padana a mezzo dei Patriotti italiani e specialmente dei Garibaldini. La fine dei fascisti nazisti è venuta. A Milano i Repubblicani non hanno fatto nessuna resistenza eccetto in certi punti la fanno ancora.

Liberi. Cosa vuol dire per noi liberi. Mi sembra impossibile.

Non più la carogna repubblicana alle coste. Anche qui in sanatorio è avvenuta la liberazione. Tutti coloro che faceva del male ai nostri dottori sono stati arrestati. Che orgoglio vedere quei bravi ragazzi forti e coraggiosi. Non ho parole per esprimere la mia felicità, forse domani cercherò.

 

29 aprile

Gli eventi si succedono uno dietro a l’altro. Gli angloamericani sono a Milano. Ormai tutta l’Italia settentrionale è stata liberata. A Milano una buona parte dei nazifascisti sono stati giustiziati dal popolo. Mussolini, Pavolini, Vittorio Mussolini, Farinacci e tanti altri, anch’essi saranno giustiziati dal popolo.

Sono in ansia. Oggi è domenica e aspetto i miei ma a quanto pare non si vede arrivare nessun parente.

Diario di Maria Rachele Ciccarelli, foto di Luigi Burroni
Una pagina del diario di Maria Rachele Ciccarelli fotografata da Luigi Burroni