Giorno della Memoria
Un percorso dedicato al Giorno della Memoria: ricordare per non dimenticare mai.
Per ricordare le vittime dell'Olocausto, l’Archivio presenta le testimonianze di alcuni sopravvissuti.
Ognuna di queste voci ha resistito alle tenebre, ha lottato per la vita in mezzo alla morte. 
Ogni parola pronunciata racconta di coraggio, resilienza e speranza. 
Ogni testimonianza è un monito, un richiamo a combattere l'odio, l'intolleranza e l'ingiustizia in ogni sua forma. 
Che si tratti di una giovane donna che si ritrova ad Auschwitz e Bergen-Belsen, ma viene salvata dalle camere a gas dalla laurea in medicina; di un adolescente romano catturato e condotto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau insieme ai suoi familiari; di un cittadino italiano ebreo residente a Salonicco che per sopravvivere ad Auschwitz è costretto a far parte di un Sonderkommando; di una ragazza livornese costretta a fuggire in Svizzera con la madre; di una coppia di notabili, originari di Trieste e Parma, che decide di mettersi in salvo salpando alla volta della Palestina; o ancora di un militare toscano che finisce nei campi di concentramento come prigioniero dell’esercito tedesco; queste storie mettono a nudo la fragilità della vita umana di fronte all’orrore, ma raccontano anche della straordinaria volontà di sopravvivere.
Ogni testimonianza è un pezzo di storia viva, un ricordo che sfida il tempo e ci costringe a confrontarci con la brutalità dell'odio e della discriminazione, per trasformare il confronto in conoscenza, consapevolezza e responsabilità. 
Come ricorda una delle testimonianze qui presentate, “La memoria è un filo che lega il passato al presente, è proiettata nel futuro e lo condiziona”.
Ricordiamo le vittime, onoriamo i sopravvissuti e rinnoviamo il nostro impegno a costruire un mondo in cui gli orrori della storia non si ripetano.  
TAPPE