Autore
Massimo Bartoletti StellaAnno
1964 -1968Luogo
Forlì Cesena/provinciaTempo di lettura
5 minutiAcqua passata
Lunedì 17 aprile
L’ho rivista a un funerale oggi pomeriggio.
Abbiamo fatto un tratto di strada insieme. Le ho indicato la casa dove nacqui 16 anni fa.
Domenica si farà vedere.
 
Il pianto di una vecchia vedova alla quale è morto il marito ieri, m’ha fatto meditare. Oggi hanno sepolto l’uomo. La donna piccola, mingherlina, dalle gambe sottili, vecchia e dalla costituzione fisica apparentemente fragile, rossa in viso, piangeva.
Li per li quel pianto non mi ha detto niente non ha scosso per niente il mio cuore. Sembrava un pianto di bimba, ma era il pianto di una donna che rimaneva sola al mondo. Il letto adesso è più grande che mai.
M’è sembrato strano piangesse così disperatamente, lui era vecchio quanto lei. Allora ho pensato all’amore. L’amore che lei poteva volere a lui, e lui a lei, per piangere così istericamente.
Ho cominciato a pensare, a meditare.
Quella cosa che mi sembrava assurda (il pianto) versato per un vecchio, assumeva un significato che ho dentro di me ma che non riesco tirare fuori.
L’amore non ha età. Si amano due di 16 anni, si amano due di 70, 80, 90, 100 anni, perché l’amore tra l’uomo e la donna è la più bella cosa che Iddio abbia creato!
Parlo così perché so, perché amo e perché sono amato.
Venerdì 19 maggio
Ho deciso che mi voglio snamorare parola nuova che vuol dire che da innamorato faccio un passo indietro e non lo sono più. Così mi snamoro di lei. 
Sia ben chiara una cosa: io non parlo così di lei perché ce l’ho con lei, oppure m’ha fatto qualcosa per cui me la sono presa. No ho preso questo atteggiamento per protesta contro il suo atteggiamento che è un atteggiamento superiore e monumentale.
Superiore è una parola facile cioè vuol dire che è grande, superiore.
Mentre monumentale mi rivolgo alla sua compattezza e alla sua statuaria (di statua) immobilità al cinema. A volte glielo dico: “Non fare la statua, rilassati”
A volte non funziona a volte sì.
Ma voglio fare una Riforma-Amorosa che sarà qualcosa di grande e che spero darà buoni frutti.
Riepilogo:
1) SNAMORAMENTO.
2) L’amerò per quello che merita, non di più. Merita 100 le darò 100, merita 3 le darò 3.
3) Mai più sdolcinatezze né complimenti.
4) In caso di fallimento. Non ci ho ancora pensato, è probabile che ricorrerò allo stratagemma.
 
Già sto dicendo baggianate. Più bella cosa dell’amore cosa c’è?
Eppure anche nell’amore certe cose non vanno per il loro verso.
 
In questo momento il mio stato psicologico è da tolleratore perciò chiudo un occhio e lascio perdere. Ma l’occhio prima o poi lo riapro e se ne sentiranno...
Domenica 31 marzo
“Non ne posso più” sospirava come a dirmi «per favore smetti». Quando m’avvicinavo al suo viso con le labbra mi tappava la bocca con la mano e girava il capo dall’altra parte. Nel mio cuore non sentivo l’amore ma solo un gran desiderio d’averla tra le mani di sballottarla come una cosa qualunque con la differenza che lei era una donna. Sembrava, a sentire la sua voce, piangesse, ma io duro, imperturbabile seguitavo a cercare di baciarla. Ci spostiamo.
Sulla scala la incantono. “Stringimi” le dicevo. Lei, era chiaro ci stava mal volentieri. Io tremavo, chissà se [era] emozione o nervosismo ma mi capita spesso. Poi, di sotto uno spiraglio di luce e intravedo nell’ombra la sagoma di sua sorella. Scappo per non farmi sorprendere. Lei mi segue. Al cinema lei mi stringe la mano perché stia fermo con le mani. Nel mio cuore non c’è niente solo rabbia per quel suo carattere stupido come lei. Le dico che lei mi serve per scaricare il mio nervosismo. Lei tace. È idiota. Una intelligente avrebbe risposto con un ceffone. Lei mi vuol bene e fa questo perché mi vuol bene. Ma io fingo perché ho fame di donne e lei sebbene 15enne è una donna.
Questo è Massimo, un Massimo che neppure io conoscevo, un Massimo digiuno da 6 mesi che fa quello che fa solo per soddisfare se stesso. Questo è il Massimo che non ama, ma che ha trovato chi lo ama, e lui pensando ad amare esperienze (vedi M. Angela) non si tira indietro. Lei è una ragazzina che non sa niente, ingenua ma lui ha fame e mangia anche se è carne non buona.