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Autore

Saverio Tutino

Anno

1944 -1947

Luogo

Milano

Tempo di lettura

2 minuti

[...] Cerco sempre di sviscerare le cause

È ancora salvo l'animo buono, il desiderio di bene? Penso di sì, anzi sono certo di sì, quando vedo il popolo, tutto questo popolo, amarci come unici figli, amarci dolorosamente – nel sangue - e appassionatamente.

18 aprile

Altre azioni della Brigata: Furbo attacca con 8 uomini 300 russi armatissimi e riesce a sfuggire illeso alla reazione, infliggendo qualche perdita. Attacco a Ivrea con mortaio e bombarde. Gravi danni alla stazione. Abbiamo eliminato due fascisti: un maresciallo delle Brigate Nere ed un pericoloso filonazista di Ivrea. Il firmare simili [sentenze] è cosa che si fa senza ripugnanza, dopo che la guerra – questa guerra – ci ha fatto vedere le più assurde bestialità-. È ancora salvo l'animo buono, il desiderio di bene? Penso di sì, anzi sono certo di sì, quando vedo il popolo, tutto questo popolo, amarci come unici figli, amarci dolorosamente – nel sangue - e appassionatamente. Tuttavia una fine di tutto questo, un definitivo: basta! alle mille furie scatenate, di tutte le specie – quando verrà – sarà davvero, un vivo avvento di pace. Una voce (voce strana, voce naturalmente scordata) mi ha detto stasera che sono troppo giovane per le mie responsabilità. Voce scordata.

Ci applaudono, ci buttano addosso fiori. La gente ride, acclama, grida è pronta allo scatto finale di entusiasmo.

19 aprile

Grande rastrellamento: si combatte tutto il giorno fra Andrate e Terrazzo. 1 morto dei nostri e una decina di feriti, per colpi di mortaio. La sera si parte, si va nella zona di Caserma. Tutta la Brigata si ritrova qui.

25  aprile

Da Caserma si parte quasi di corsa, tutti sui camion. A Biella ci sono già i partigiani (75^) i tedeschi e i fascisti mollano, stanno per mollare dappertutto. Si parte passando da paesi in festa. Ci applaudono, ci buttano addosso fiori. La gente ride, acclama, grida è pronta allo scatto finale di entusiasmo. Noi versiamo qualche lagrima di commozione. Poi si combatte di nuovo, per bloccare la Val d'Aosta.