Autore
Saverio TutinoAnno
1944 -1947Luogo
MilanoTempo di lettura
2 minuti[...] Cerco sempre di sviscerare le cause

3 gennaio [1945]
È iniziato l'attacco alla Serra; forze nemiche sono salite ad Andrate, Scarasci, Bollengo.
Il "Battistin" si è ritirato da Sc. dopo aver ucciso due tedeschi. Il "De Luca" è in postazione fra Donato e S. Giacomo. I tedeschi sparano da Croce Serra con mitragliatrici e mortai. Sparatoria fra Torrazzo e Bollengo. Noi, coll'"Aquila", attendiamo appostati fra Sala e la valle della Bioria. Finora (ore 11.30) si è sentito del fuoco ma nessuna manovra precisa si delinea. È probabile che domani siinizi il rastrellamento. Ieri sera i G.L attaccati a Zimone sono „sfollati.. la 75° è in linea con molte armi automatiche . I piedi si gelano rapidamente. Uscendo da Sala, gente sulle porte, ci guardava, senza atteggiamenti retorici, con apprensione e compiacimento. È gente nostra.
27 gennaio
E la storia continua..Interrotta alla data del rastrellamento. Molti avvenimenti stanno in questi ventiquattro giorni: quelli personali contano poco. Appena due ore dopo che avevo lasciato questo diario in una baita, per evitare che una mia eventuale cattura desse in mano ai fascisti delle note che era meglio rimanessero segrete, a pochi passi dalla stessa baita da cui sfuggii, per miracolo, ai nemici. In seguito una cronaca lunga di giorni duri, di marce, di allarmi. Per la riorganizzazione della Brigata. Se rileggo quello che scrivevo il 28 dicembre, mi compiaccio della mia ampiezza di giudizio, dell’esattezza con cui prevedevo certe situazioni, che poi si sono verificate quasi alla lettera. Nella collisione Renati-Martin, ho espresso poi il mio giudizio, ancora, ed è state la mia proposta quella che poi ha persuaso tutti: Martin e Renati si affiancano al Com. VII Divisione. Dovrebbe andar bene così. Guai, solamente, ad abbandonarsi di nuovo a delle illusioni. Dobbiamo aumentare il controllo su noi stessi, sforzarci sempre altre che nel lavoro, nell’esame del lavoro stesso.
 
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