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Autore

Marcello Rodinò di Miglione

Anno

1940 -1989

Luogo

Napoli

Tempo di lettura

3 minuti

Giornale di bordo

La città è piena di inglesi e ameri­cani, accolti dalla popolazione con ogni affetto, con ogni riguardo.

Sabato 2 Ottobre 1943

Stamane sono andato in ufficio, dove ci siamo ritrovati con funzionari e impiegati, dopo questi giorni di sofferenza; lunedì

speriamo di poterci incontrare tutti e che nessuno dei giovani man­chi. Mi sono rivisto con Montefusco, abbracciato e baciato.

La città è piena di inglesi e ameri­cani, accolti dalla popolazione con ogni affetto, con ogni riguardo. Sono stati affissi i primi

ma­nifesti angloamericani e i primi cartelli propa­gandisti. Il cambio sterlina-lira è stato fissato ad 1 a 400; non sarebbe male,

se l'emissione di banconote di occupazione sarà limitata; del resto se non lo sarà, un limite naturale sarà dato dalla quantità

delle merci e dei beni a di­sposizione, che sono quanto mai pochi, almeno per ora.

[...]

Per la strada, un movimento formidabile di carri, autocarri e automezzi di ogni genere, a mi­gliaia e migliaia che convergono su Napoli.

Lunedì 4 Ottobre 1943

Stamane siamo riusciti, con la macchina di Diego, a raggiungere Torre e Pompei, dove abbiamo ritrovati sani e salvi tutti i nostri impiegati; gli impianti in gran parte distrutti. Domani an­dremo a Salerno e Avellino e speriamo poter pre­sto riattivare il servizio, almeno parzialmente. A Pompei i tedeschi avrebbero commesso grandi atrocità; tra l'altro alcuni cittadini, dopo es­sersi scavate le fosse, sono stati seppelliti sino al collo e poi fucilati e qualcuno martiriz­zato a pugnalate; gli angloamericani hanno rac­colto fotografie e documentazioni di queste atro­cità. Per la strada, un movimento formidabile di carri, autocarri e automezzi di ogni genere, a mi­gliaia e migliaia che convergono su Napoli.

Stanotte abbiamo sentito un continuo cannoneggiamento; dicono si sia combattuto presso Grumo-Nevano e Giugliano con retroguardie tede­sche. ma siamo senza notizie precise.

Protopisani, tornato a piedi da Montoro, ha riferito cose terribili sugli avvenimenti di quella zona: il prof. Giliberti, colà sfollato, ha perduto 7 (!) persone di famiglia, tra cui la moglie, una figlia, tre nipotine!. Anche i Garzilli hanno perdute 5 persone di famiglia, hanno vissuto tutti giorni terribili.

A Teano i tedeschi, radunata tutta la popolazione sulla piazza, pena la fucilazione, hanno portato via con loro tutti i giovani!! Incredibili avve­nimenti nell'anno 1943!! E questo popolo vorrebbe governare il mondo intero!.

[...]

Il nostro ufficio è stato totalmente distrutto ed ancora sotto le macerie è la salma del nostro magazziniere;

Mercoledì 6 Ottobre 1943

Continuando il giro dei nostri impianti di­strutti, sono stato oggi ad Avellino: l'aspetto della città è pietoso, distrutta al 50%, piena di macerie, di vittime, di dolori. Il nostro ufficio è stato totalmente distrutto ed ancora sotto le macerie è la salma del nostro magazziniere; an­cora stamane si fabbricavano, sulla piazza, con tavole di letto, le casse funebri, dagli stessi familiari, improvvisati falegnami. Mentre gli an­gloamericani bombardavano, i tedeschi saccheg­giavano le case private, da veri bri­ganti, raz­ziando ogni cosa di valore e terrorizzando gli abitanti; la popolazione è tuttora sotto l'incubo del terribile periodo vissuto.

[…]