Autore
Marcello Rodinò di MiglioneAnno
1940 -1989Luogo
NapoliTempo di lettura
4 minutiGiornale di bordo

Domenica 26 Settembre 1943
Ogni sera ci sembra di aver raggiunto il massimo delle preoccupazioni e dei fastidi ed ogni mattina dobbiamo costatare che, purtroppo non è così.
Stamattina, [...], si è diffusa un'allegra voce: occorre sgomberare anche Via Crispi! Non c'è bisogno di commenti per esprimere le nostre preoccupazioni per simile notizia: in tante persone, in una casa piena di mobili, di viveri, di vestiario, di oggetti, di valori!!
[...] Nel pomeriggio, però, ci siamo rassicurati: per ora non c'è alcun ampliamento all'ordine di sgombero di Posillipo.
In compenso, nuovo bando per il servizio del lavoro: dato che su 3000 presentabili, se ne sono presentati soltanto 150, il Comandante tedesco avvisa che ronde germaniche circoleranno per la città e tutti i fermati, trovati in difetto, saranno fucilati sul posto. Né di più né di meno. Anzi in più c'è un chiarimento: non valgono le esecuzioni per i mobilitati civili, i quali anche debbono presentarsi.
Siamo preoccupati assai per Riccardo ed Enzo e Mario Maglione, ambedue dell'11; dovrebbero presentarsi il 29 settembre e forse per quel giorno gli angloamericani non ce l'avranno ancora fatta a giungere qui, dove sono tanto attesi. Pensiamo a molte soluzioni per evitare la presentazione ed il pericolo della... piccola sanzione. [...]
Lunedì 27 Settembre 1943
E' proprio così: ogni giorno è peggiore del precedente, il che sembrerebbe quasi incredibile.
Quella d'oggi è stata una giornata terribile ed ora ci avviamo a letto, molto angosciati.
La presentazione delle classi dal ‘10 al ‘25 per il cosiddetto "servizio del lavoro" che è poi in realtà una vera deportazione, attraverso l'Italia, in Germania è stata anticipata a domani e si dovrebbero presentare Riccardo, Enzo ed anche Mario (Maglione); quelli che si presentano, partono immediatamente con autocarri verso le zone di Aversa e Caserta; quelli che non si presentano, se individuati, sono fucilati.[...]
Martedì 28 Settembre 1943
Stamane alle 10,15, dopo una notte di agitazione ed una mattinata ancora peggiore, si è schiarito l'orizzonte, finalmente! Riccardo ha avuto il permesso dalla Società, vistato dai tedeschi. Mario Maglione ed Enzo, anche loro, lo hanno avuto più tardi direttamente dal Comando Tedesco del Parco, tramite il potente aiuto della sig.na Hess, molto conosciuta da Diego. Siamo ora tutti più tranquilli, anzi tranquilli; stanchi solo dell'agitazione di ieri e desiderosi di uscire da questo terribile imbroglio. Stamane hanno avvisato che bisogna consegnare la radio: le nostre hanno fatta la fine delle rivoltelle.
Ore 18,15 - Per tutta la mattinata dopo le 11 e per l'intero pomeriggio, sinora, si sono ancora udite esplosioni formidabili e cannonate continue; da qualche ora non suona più l'allarme perché manca la corrente elettrica; stiamo quindi senza luce e senza energia per la cucina; tentiamo di far del fuoco in giardino su due pietre, almeno per cuocere delle patate. Da qualche ora, intanto, si son cominciate a sentire insistenti voci circa un’immediata partenza dei tedeschi, i quali avrebbero già rilasciato vari giovani requisiti stamani e starebbero caricando i loro automezzi; in effetti qui attorno a noi c'è molto movimento al comando tedesco, ma non si sa nessuna notizia; da poco si odono di nuovo, come nel giorno seguente l'armistizio, colpi di moschetto e di mitragliatrice per le strade; dicono che gli ufficiali e soldati nascostisi, aiutati dal popolo, siano usciti per le vie assaltando i tedeschi e i pochi sparuti giovani fascisti che collaborano con loro, senza vergognarsene, nell'opera di distruzione di Napoli e nella deportazione della sua gioventù. [...]