Scheda di dettaglio
Clelia Marchi
Gnanca na busia
La storia della vita e dell'amore di una coppia contadina della bassa padana tra gli anni ’20 agli anni ’80, scritta in una sola notte su un lenzuolo.
Estratti Diario: 1
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Dopo la repentina perdita del marito Clelia, contadina ormai anziana, decide di trascrivere i ricordi della sua vita. Scrive molto, scrive ovunque, in casa conserva “15 chili di carta scritta”. Una notte però, si accorge di aver finito la carta, ma non può frenare la scrittura, che sgorga libera come le lacrime di una vita di privazioni e dolori. Clelia, che non ha potuto andar oltre la seconda elementare, ricorda con precisione la lezione della maestra sugli Etruschi, che utilizzavano le lenzuola funebri come supporti per la scrittura. Se lo hanno fatto loro, può farlo anche lei. Così Clelia va a cercare il suo lenzuolo più bello, un lenzuolo a due piazze, quello del corredo nuziale. Mai utilizzato.
Clelia comincia a scrivervi sopra la storia della sua vita di bracciante povera e madre e del suo amore per il marito, Anteo.
La sua voce toccante rivela il valore di una vita condivisa e il sostegno reciproco. Il lenzuolo diventa il testimone delle sue notti insonni e il depositario dei suoi ricordi più preziosi. Clelia rievoca momenti di gioia, di lotta e di perdita, offrendo una testimonianza intima e autentica della sua vita, affrontata sempre con determinazione, resilienza e amore.
 
La storia di Clelia è stata pubblicata da Il Saggiatore nel 2012 in un volume dal titolo "Il tuo nome sulla neve".