Scheda di dettaglio
Luisa T
I quaderni di Luisa, Diario di una resistenza casalinga
La storia di una casalinga che si ribella al suo matrimonio-prigione attraverso la scrittura.
Estratti Diario: 4
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Luisa nasce nel centro Italia da una famiglia contadina della provincia di Frosinone. Le piace leggere, vorrebbe studiare per trovare un lavoro, ma per non essere di peso ai genitori - che oltre a lei hanno altri quattro figli - si sposa. Giovanissima. Da quel momento Luisa comincia a perdere di vista sé stessa e i suoi desideri. Nando, il marito, è arido nei momenti migliori, brutale negli altri. Le infligge violenze fisiche e morali costanti. Giorno dopo giorno l’esistenza di Luisa si rimpicciolisce, fino a diventarle estranea. Il matrimonio non è per lei relazione, ma prigione. Luisa passa le sue giornate in casa, tutte uguali, scandite dai ritmi degli sforzi domestici e rurali: prepara la colazione, lava i panni, li stira, li rammenda, pulisce la casa, cucina per il pranzo e per la cena, lavora nei campi, cresce i figli. In una sera come tante altre, né brutta né bella, scoppia a piangere sotto la doccia: è sola e senza orizzonti, la sua infelicità è totale. Vorrebbe parlarne con qualcuno, ma il medico di famiglia è quello del marito. Riesce ad andare da una psicologa, di nascosto, perché è una perdita di tempo e lei deve pensare solo alla casa e ai campi. Vorrebbe comporre un numero, uno a caso, sarebbe pronta anche a confidarsi con uno sconosciuto per alleviare il suo dolore, ma il telefono non lo ha, perché Nando non lo ritiene necessario. 
Gli anni passano e la vita le scivola addosso senza appartenerle. Luisa si protegge come può, tace, evita, vive in punta di piedi, ma l’istinto di salvezza non l’abbandona: affida le sue giornate prive d’amore e tutte uguali a un quaderno che porta sulla prima pagina la sua fotografia e il suo nome, perché quel quaderno, come lei stessa ammette, è la vera Luisa. Forse è proprio grazie a quel quaderno che, per fuggire all’ennesimo accesso d’ira del marito, Luisa scappa dalla finestra del bagno in una notte fredda di gennaio, in vestaglia e zoccoli. E in quel momento, con la notte come casa, inizia la sua vita. 
 
La storia di Luisa ha vinto il PREMIO PIEVE SAVERIO TUTINO nel 1994 ed  è stata pubblicata da Terre di mezzo nel 2017 in un volume dal titolo "I quaderni di Luisa. Diario di una resistenza casalinga".