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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Paola Oliva Bertelli
Data di nascita
1932
Sesso
f
Luogo di nascita
Roma
Livello di scolarizzazione
Laurea
Mestiere/Professione
Pensionata
Diario
Consistenza
124 pagine
Natura del testo
Dattiloscritto: 6 Formato Digitale: 1 Fotografie
Tempo della scrittura
2004
Estremi cronologici
1932 -2004
Provenienza geografica
Roma
Soggetti
Aborto Antifascismo Assistenti sociali Bombardamenti Cancro Degenza ospedaliera Elezioni politiche Emigrazione Famiglie Fascismo Folclore Genealogia Giornalismo Giovinezza Guerra mondiale 1939-1945 Infanzia Introspezione Lavoro Letture Lutto Malattie Partiti Poliomielite Politica Propaganda politica Radio Scuole Separazione coniugale Studio Università Usi e costumi Vacanze Viaggi
Parole chiave
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Paola Oliva Bertelli

Praga, radio clandestina

Il Partito Comunista Italiano raccontato dall’interno, da una militante che vive oltre cortina, tra Praga e Bucarest, tra il 1953 e il 1960.

Sinossi

Roma, 1953. Paola ha 21 anni quando con il marito si accomoda, sotto falsa identità, nello scompartimento di un treno che attraverserà la cortina di ferro e la porterà clandestinamente fino a Praga, per lavorare nella sede ceca della radio del Partito Comunista Italiano. Il treno lo conosce, è figlia e nipote di ferrovieri. Il PCI pure, aveva quindici anni quando Togliatti le ha consegnato la sua prima tessera di partito e da allora quello è il centro della sua vita. 

Paola cerca un modo per parlare ai suoi compatrioti e raccontare loro la verità, l’opportunità che le offre Praga è unica. Paola si appassiona al mestiere, diventa giornalista, redige inchieste, registra cronache, fa interviste, scrive reportage: vuole fare arrivare in Italia notizie diverse, “far ragionare” i cittadini, contrastare la radio di Stato in mano alla DC. 

Paola abbraccia la vita oltre cortina con entusiasmo, racconta dei suoi anni a Praga, poi a Bucarest, della scoperta dell’amore (un compagno del Partito che lavora accanto a lei in radio), degli incontri con gli esponenti degli altri partiti comunisti d’Europa, delle feste, dei viaggi, delle interviste che realizza ad alcune celebrità dell’epoca politicamente schierate (Yves Montand e Simone Signoret), fino al rientro in Italia, brutale, nel 1960: Paola viene espulsa dal “blocco” in una sola notte, senza spiegazioni. Il rientro è difficile, il Partito non sostiene, si vive di espedienti, dal marito è ufficialmente separata, con il nuovo compagno condivide la passione politica, ma non la vita domestica. Negli anni Paola approfondisce la riflessione sulla sinistra italiana e il suo impegno all’interno del Partito, lavora nelle cooperative emiliane come assistente sociale e approda alla sociologia. La sua traiettoria ci propone uno spaccato inusuale del Novecento, attraverso il quale si può ripercorrere la storia del Partito Comunista Italiano. 

 

La storia di Paola è stata pubblicata da Terre di mezzo nel 2008 in un volume dal titolo "Praga, radio clandestina".