Scheda di dettaglio
Fedora Brcic
[...] Sono stata da Paola
La moglie di un Ufficiale della Marina caduto prigioniero dei tedeschi a Venezia e trasferito in Polonia scrive per due anni un diario giornaliero per raccontare la sua vita a Roma nell'attesa del ritorno del coniuge.
Estratti Diario: 3
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Sinossi
Roma, 1943. Fedora vive nell’attesa. Suo marito, Ufficiale della Marina, è caduto prigioniero dei tedeschi a Venezia ed è stato deportato in un campo in Polonia. Per due anni, ogni giorno, Fedora affida a un diario le sue paure, le speranze, la fatica di sopravvivere in una Roma piegata dai bombardamenti, dal razionamento, dalla borsa nera e dalla costante angoscia per l’assenza di notizie. Ma anche dopo la Liberazione, la quiete tarda ad arrivare: l’epurazione degli ex fascisti, le tensioni sociali, le aggressioni e i furti fanno da sfondo a un dopoguerra tutt’altro che sereno. Solo grazie ai contatti con il Vaticano e la Croce Rossa, Fedora riesce a mantenere un filo di comunicazione con il marito. Nell’agosto del 1945, finalmente, può riabbracciarlo.