Autore
Fedora BrcicAnno
1943 -1945Luogo
CroaziaTempo di lettura
4 minuti[...] Sono stata da Paola

Fui svegliata alle due da una cannonata fortissima. Mi alzai e affacciatami alla finestra mi sentii investire da un’aria acre come di fumo e di polvere da sparo. In “Piazza dell’Oca” c’erano delle camionette davanti al Locarno (48), il resto silenzio. Mi coricai e dormii fino alle 5.00. Poco dopo le 6.00 sentii rumore di carri armati e andai alla finestra. File interminabili di camionette e carri armati tutti adorne di bandiere italiane e tanta folla ai lati che batteva le mani, sventolava fazzoletti, agitava le braccia in segno di saluto. Questo spettacolo continuò per lungo tempo anzi per tutta la giornata. Spuntavano intanto le prime bandiere sulle case, si videro in giro le biciclette, i tandem, le macchine di ogni sorta cariche di gioventù con bracciali vari tricolori, rossi, romani ecc. C’era già in circolazione tanta folla che si sarebbe potuto dire che la popolazione romana è raddoppiata. Vero le 10,30 uscii per vedere se potevo acquistare qualcosa per il pranzo. Lo spettacolo che vidi resterà fisso nella mia mente. Intanto lungo le strade brandelli di carta strappata dai muri coprivano i marciapiedi frammisti da residui della cena della truppa (scatolette di latta, di cartone ecc.) poi una folla così densa e varia spinta da dover fare il Corso Umberto a passo rallentato con varie soste ogni tanto. Centinaia di macchine, di camions, di camionette cariche di soldati americani, di ragazze, di giovani. Crocchi di curiosi intorno ai singoli militari. Commovente l’accoglienza ai carabinieri tornati alle loro caserme, sporchi, abbrutiti, con la barba lunga. Ufficiali in divisa redivivi e tutti i miei “tari” (49) con le stellette già cucite. Grida, strombazzamenti di trombe, sibili di sirene: un vero carnevale! Avevo l’animo profondamente scosso, penso d’altronde che questo avvenimento accelererà la fine della guerra. Mi sono commossa nel vedere i Carabinieri dopo tanto tempo. I partigiani con i capelli lunghi erano frammisti ai soldati americani. Tutta Roma è oggi in strada anche se i cannoni sparano abbastanza frequentemente. Non mi piacque il fatto che sono nati subito troppi partiti e si fa già troppa propaganda. I comunisti agitano la bandiera rossa (sono pochi) ed i cristiano sociali quella tricolore con lo stemma dei Savoia tagliato. Temo perciò che ci saranno ancora lotte, peccato.
Se Dio vuole sono arrivata alla rosticceria: ero la 6˚ ma all’aprirsi lasciarono dentro tutti cosicché dovetti lottare per farmi servire e vidi sparire tutto l’arrosto davanti ai miei occhi. Il cuoco mi mise in mano una carta di roba ancora calda dicendomi: “50£” ed io presi l’involucro senza sapere cosa contenesse. Non resistetti alla curiosità ed appena in strada guardai nell’interno del fagottino: erano due belle bistecchine ai ferri! Tornai a casa dopo aver girato per strade meno frequentate e pranzai alle 13.00: pasta asciutta (fatta con la macchinetta) insalata mista, bistecchina, marmellata (ora che sono venuti i liberatori si può essere di manica più larga!). Il mio pensiero è agitato: penso a Mirko ed alla sua prossima licenza, penso a te così lontano e senza mie notizie. Vorrei tentare appena possibile un messaggio con la Croce Rossa internazionale. Almeno avessi avuto ancora un tuo scritto! Mentre scrivo c’è stata una sparatoria non so se di antiaerea o altro. Sono le 10,40 e fra poco andrò a dormire. Nel pomeriggio ho riposato, cucito e verso le 19,30 sono uscita per acquistare il giornale ma c’era tanta folla in Cola di Rienzo che non si poteva circolare. C’è tanta polvere nell’aria ed il caldo si è fatto improvvisamente più intenso. Speriamo che gli spazzini lavorino domani e che per anglo-americani annaffino le strade!