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Autore

Maria Rachele Ciccarelli

Anno

1942 -1945

Luogo

Milano

Tempo di lettura

1 minuto 30 secondi

Vivere azzurro

Non sembra vero di essere liberi e poter dire quello che si vuole. Non ci è più proibito di salutare con il pugno, bensì si è orgogliosi.

4 maggio 1945

Finalmente mi sono svegliata come dopo un lungo sonno bello ma agitato. Gli angloamericani sono ormai entrati a Milano dopo la liberazione dei GAP. In questi giorni ero molto in pensiero perché i miei non si facevano vivi. Lunedì vedo arrivare due giovanottoni alti con il fazzoletto rosso e l’insegna della bella stella del partito comunista italiano. Io non li ho mai visti ma con il loro franco sorriso mi rassicurarono e subito mi diedero del tu. Domandai di mio babbo e loro mi risposero che ne dovevo andare orgogliosa perché era stato nominato commissario di un bel gruppo di gappisti.

 

25 maggio 1945

un mese oggi, Milano e tutta l’Italia settentrionale fu liberata dai lavoratori e dagli eroici garibaldini. Non sembra vero di essere liberi e poter dire quello che si vuole. Non ci è più proibito di salutare con il pugno, bensì si è orgogliosi. Certo si vede della gente che scimmiotta perché sanno che è il partito più forte ma io senza vanto sono sempre stata una fervente comunista e anche un po’ fanatica, come asserisce mio babbo.