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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Gabriella Zocca
Data di nascita
1926
Sesso
f
Luogo di nascita
Bologna
Livello di scolarizzazione
Diploma scuola media inferiore
Diario
Consistenza
40 p.
Natura del testo
Dattiloscritto: 2 Allegati
Estremi cronologici
1931 -2008
Provenienza geografica
Bologna
Soggetti
Aborto Antifascismo Congressi Edilizia Famiglie Fascismo Femminismo Guerra mondiale 1939-1945 Infanzia Lavoro Lutto Maternità Mezzi di trasporto Partigiani Politica Resistenza Scioperi Scuole Separazione coniugale Sfollati Sindacalisti Sindacati Stabilimenti industriali
Parole chiave
COOP. il sentiero della memoria Liberetà Partito comunista italiano Sindacato CGIL Staffetta partigiana
Luoghi del racconto
Bari Bologna Bologna/provincia Crespellano Roma Russia

Gabriella Zocca

Dipanando un lungo filo

L'intensa vita di una pensionata bolognese che, dopo l'esperienza partigiana come staffetta, aderisce al partito comunista ed entra, successivamente, nel Sindacato Trasporti: eletta nel Direttivo nazionale, concentra poi il suo impegno per la difesa dei diritti delle donne in materia di pianificazione familiare, contraccezione e divorzio.

Dipanando un lungo filo

Sinossi

Gabriella, giovanissima, è staffetta partigiana. Dopo la guerra aderisce al Partito Comunista ed entra a far parte del gruppo femminile del partito. Si iscrive poi al Sindacato dei Trasporti perché lavora per la SITA e aderisce all’Unione Donne Italiane.

Oltre al lavoro ricopre incarichi sindacali importanti e organizza un consultorio in semi-clandestinità a Bologna: la propaganda anticoncezionale a quell’epoca è reato, le farmacie non forniscono i prodotti necessari e i volontari del consultorio sono sottoposti a un’attenta vigilanza da parte delle autorità. Gabriella e i compagni però non demordono e non si tirano mai indietro: oltre a lottare per garantire il diritto alla contraccezione, lottano per aiutare le donne che si trovano a dover affrontare aborti clandestini.  
Gabriella ripercorre le battaglie a cui ha partecipato: 
garantire il voto alle donne, il divorzio, il diritto alla famiglia, la maternità assistita e il riconoscimento dello stupro come “delitto contro la persona”. Gabriella ricorda poi le donne meravigliose con le quali ha condiviso queste battaglie.