Scheda di dettaglio
Gabriella Zocca
Dipanando un lungo filo
L'intensa vita di una pensionata bolognese che, dopo l'esperienza partigiana come staffetta, aderisce al partito comunista ed entra, successivamente, nel Sindacato Trasporti: eletta nel Direttivo nazionale, concentra poi il suo impegno per la difesa dei diritti delle donne in materia di pianificazione familiare, contraccezione e divorzio.
Estratti Diario: 5
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Gabriella, giovanissima, è staffetta partigiana. Dopo la guerra aderisce al Partito Comunista ed entra a far parte del gruppo femminile del partito. Si iscrive poi al Sindacato dei Trasporti perché lavora per la SITA e aderisce all’Unione Donne Italiane.
Oltre al lavoro ricopre incarichi sindacali importanti e organizza un consultorio in semi-clandestinità a Bologna: la propaganda anticoncezionale a quell’epoca è reato, le farmacie non forniscono i prodotti necessari e i volontari del consultorio sono sottoposti a un’attenta vigilanza da parte delle autorità. Gabriella e i compagni però non demordono e non si tirano mai indietro: oltre a lottare per garantire il diritto alla contraccezione, lottano per aiutare le donne che si trovano a dover affrontare aborti clandestini.  
Gabriella ripercorre le battaglie a cui ha partecipato: garantire il voto alle donne, il divorzio, il diritto alla famiglia, la maternità assistita e il riconoscimento dello stupro come “delitto contro la persona”. Gabriella ricorda poi le donne meravigliose con le quali ha condiviso queste battaglie.