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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Aldo Bigalli
Data di nascita
1928
Sesso
m
Luogo di nascita
Pisa
Livello di scolarizzazione
Laurea
Mestiere/Professione
Medico
Diario
Consistenza
242 p.
Natura del testo
Dattiloscritto: 2 Formato Digitale: 1 Fotocopia originale: 1 Allegati Integrazione
Tempo della scrittura
Dattiloscritto: 2 Formato Digitale: 1 Fotocopia originale: 1 Allegati Integrazione
Estremi cronologici
1939 -1945
Provenienza geografica
Pisa
Soggetti
Alleati Armistizio dell'8 settembre <1943> Bambini Biciclette Bombardamenti Educazione fascista Giovinezza Guerra mondiale 1939-1945 Infanzia Occupazione bellica Scuole Sfollati Vacanze
Parole chiave
Allarmi aerei Esondazione Gioventù balilla Liberazione Nascondigli Natale Opera nazionale balilla Ritirata tedesca Scrittura bambina soldatini - giochi
Crediti immagine di copertina
Aldo Bigalli

Aldo Bigalli

I diari di Aldo dagli 11 ai 16 anni durante la guerra a Pisa

La guerra a Pisa vista dagli occhi di un bambino.

I diari di Aldo dagli 11 ai 16 anni durante la guerra a Pisa
Aldo Bigalli

Sinossi

Anno 1939: la guerra è iniziata da una settimana con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista. A migliaia di chilometri di distanza, nell'Italia fascista, c'è un piccolo cronista appassionato di storia che annota con attenzione e piglio critico ogni avvenimento. Aldo è un bambino di dieci anni, nato e cresciuto a Pisa, che non ha iniziato ancora le scuole medie. Comincia a scrivere ciò che di significativo avviene nella sua vita e nel mondo che lo circonda. Alterna il resoconto del suo andamento scolastico alle notizie che apprende da radio, giornali, lezioni dei professori, discorsi dei familiari e da ogni altra fonte che il regime renda disponibile. Disegna mappe dei principali avvenimenti bellici e coinvolge compagni di gioco nelle ricostruzioni. Con l'ingresso dell'Italia nel conflitto schiera eserciti di soldatini, che in parte costruisce da solo. Ma quando la guerra bussa alla porta la dimensione ludica viene spazzata via. I soldatini si rivelano mostri in divisa da SS e le miniature di sughero giganteschi apparecchi di morte: nell'estate del 1940 Pisa è sottoposta a un crescendo di bombardamenti che tracima dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Con l'occupazione nazista si sgretola anche il mito del duce che ha accompagnato nella crescita la sua generazione. Fino alla liberazione e oltre Aldo descrive l'evolversi del quadro bellico internazionale, lo scempio del territorio pisano e livornese, le violenze perpetrate dai nazifascisti, le traversie familiari, le lotte personali di un bambino che la guerra e lo sfollamento hanno reso già adulto.