Scheda di dettaglio
Aldo Bigalli
I diari di Aldo dagli 11 ai 16 anni durante la guerra a Pisa
La guerra a Pisa vista dagli occhi di un bambino.
Estratti Diario: 5
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Anno 1939: la guerra è iniziata da una settimana con l'invasione della Polonia da parte della Germania nazista. A migliaia di chilometri di distanza, nell'Italia fascista, c'è un piccolo cronista appassionato di storia che annota con attenzione e piglio critico ogni avvenimento. Aldo è un bambino di dieci anni, nato e cresciuto a Pisa, che non ha iniziato ancora le scuole medie. Comincia a scrivere ciò che di significativo avviene nella sua vita e nel mondo che lo circonda. Alterna il resoconto del suo andamento scolastico alle notizie che apprende da radio, giornali, lezioni dei professori, discorsi dei familiari e da ogni altra fonte che il regime renda disponibile. Disegna mappe dei principali avvenimenti bellici e coinvolge compagni di gioco nelle ricostruzioni. Con l'ingresso dell'Italia nel conflitto schiera eserciti di soldatini, che in parte costruisce da solo. Ma quando la guerra bussa alla porta la dimensione ludica viene spazzata via. I soldatini si rivelano mostri in divisa da SS e le miniature di sughero giganteschi apparecchi di morte: nell'estate del 1940 Pisa è sottoposta a un crescendo di bombardamenti che tracima dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Con l'occupazione nazista si sgretola anche il mito del duce che ha accompagnato nella crescita la sua generazione. Fino alla liberazione e oltre Aldo descrive l'evolversi del quadro bellico internazionale, lo scempio del territorio pisano e livornese, le violenze perpetrate dai nazifascisti, le traversie familiari, le lotte personali di un bambino che la guerra e lo sfollamento hanno reso già adulto.