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Logo Fondazione Archivio Diaristico Nazionale

Autore

Luigi Minioni

Anno

1944 -1945

Luogo

Verbania/provincia

Tempo di lettura

4 minuti

Giorno per giorno

Oggi è uscito il primo numero in edizione straordinaria del giornale "Valgrande Martire".

Mercoledì 25 aprile
8,00 – I combattimenti continuano tra Stresa e Baveno. Da Baveno i tedeschi bersagliano Someraro con artiglieria. Alcune case bruciano. L'albergo Metropoli è stato trasformato in un comando Partigiano; ieri sera due signorine sono state rapate a zero. Questa mattina si svolgeranno i funerali di tre Partigiani caduti in combattimento, partendo dalla villa Baggini di Intra. Si segnala che le B.N. fuggite da Intra hanno lasciato parecchi debiti. Ieri sera sono giunti ad Intra, provenienti da Cannobio, 43 militi della Confinaria. Oggi è uscito il primo numero in edizione straordinaria del giornale "Valgrande Martire".
11,00 – I combattimenti nella zona di Baveno sembrano cessati.
12,00 – Oggi si svolge una riunione delle commissioni di fabbrica per la ripresa del lavoro. Oggi la P.M. Partigiana ha arrestato alcune signorine alle quali verranno tagliati i capelli. A Baveno i Partigiani sono entrati in paese ma tedeschi asserragliati negli alberghi, non si arrendono, anzi hanno preso diversi ostaggi, posti sui vari camion in modo che i Partigiani non possano sparare su di loro. Un manifesto comunica che da domani e fino a nuovo ordine, il pane sarà distribuito in ragione di gr. 100 per ogni tessera. Altro manifesto ordina a tutti possessori di autoveicoli, di denunciarli al CLN. Da oggi il coprifuoco sarà dall'una di notte alle sei del mattino. Radio Verbania annuncia che i tedeschi di Baveno non si sono ancora arresi.  Il sig.****** scappato stamane da Pallanza è tornato e subito arrestato. Altre persone sono state arrestate e condotte alle scuole di Intra. Tutti si pensava di avere l'illuminazione totale, ma ordini superiori lo hanno impedito. Domani mattina, nella chiesa di S.Leonardo, verrà celebrata una ufficiatura solenne in memoria di Velati Luigi. Si conosce ora che anche prima dell'occupazione della città, vi era una radio clandestina in comunicazione con i Partigiani.
13,00 - Da questo momento faccio parte della Divisisone Flaim come componente il gruppo R. T. aggregato al Comando, presso la Villa Caramora.
Giovedì 26 aprile
22,00 - Mi trovo a varese. Siamo giunti ieri sera. [...] Nel pomeriggio ci siamo imbarcati sul traghetto diretti a Laveno. Ed ora eccomi qui a Varese. Dormo su alcune sedie, nel palazzo della prefettura.

In tutti i paesi attraversati, abbiamo notato bandiere tricolori esposte ed appese a campanili e su tutto ciò che sopravanzava le case.

Venerdì 27 aprile
22,00 - Mi trovo a Camerlata, alle porte di Como. Partiti questa mattina da Varese, certi di andare a Milano, mi sono trovato sulla strada per Como. Evidentemente il nostro Comandante aveva avuto altri ordini. Verso mezzogiorno, in prossimità della strada che scende verso l'incrocio di Camerlata, veniamo fermati e veniamo a sapere che all'incrocio ci sono truppe alleate. Stanno trattando la resa di una grossa colonna tedesca giunta da Milano, che era ferma all'imbocco dell'autostrada. Dopo parecchi e trattati ve, si arrendono. Vengono inviate al campo sportivo di Como. Passo la sera assieme ai militari inglesi. Da indiscrezioni raccolte tra militari alleati sembrerebbe che essi sarebbero arrivati così in anticipo per compiere una missione molto speciale. Infatti ci dicono di aver attraversato la linea Gotica non ancora infranta, di aver avanzato nel mezzo delle linee tedesche ancora attive. Infatti ho notato che sui grossi carri armati erano stesi grandi teli arancione molto visibili. Alla domanda del perchè di questi teli, viene spiegato che sono stati posti per farsi notare dagli aerei alleati e quindi per non farsi colpire, in quanto viaggiavano con silenzio radio.
Sabato 28 aprile
24,00 - Sono a Varese, nel palazzo della Prefettura. Questa mattina di buon ora, siamo partiti da Camerlata, dove abbiamo passato la notte. Lungo la strada che ci ha portati a Milano siamo sempre stati accolti da tanta gente in festa. In tutti i paesi attraversati, abbiamo notato bandiere tricolori esposte ed appese a campanili e su tutto ciò che sopravanzava le case. Giunti a Milano, ci siamo uniti ad altri gruppi di Partigiani e con essi abbiamo sfilato per il centro della città. Asserragliati in alberghi vi erano ancora sol dati tedeschi. Abbiamo quindi ripreso la via per Varese. dove questa sera sono giunti anche gli alleati.
Domenica 6 maggio
Riprendo a scrivere da casa. Siamo rientrati ieri da Varese ed abbiamo ripreso posto alla Villa Caramora sede della Divisione. Da questo momento ho smesso di scrivere. Sono giunti gli alleati e la vita riprende.