Scheda di dettaglio
Leo Ferlan
La geometria dei sentimenti
La storia di un amore che nasce e cresce per corrispondenza, tra Algeri e Udine, negli anni ’50.
Estratti Diario: 4
Vai agli estrattiSinossi
Algeri 1952. Leo, un giovane italiano di Idria (oggi Slovenia), botanista autodidatta, integra un gruppo di ricerca francese che lo incarica di cartografare la vegetazione del territorio algerino della bassa valle dell’Oued Cheliff. Percorre il paese in lungo e in largo, le città di Algeri, Mascara, Saida, El Kheider, Garyville, Bou Alam, Aflou, Laghouat, Ghardaia, Djelfa, Boghari, Medea; ma anche il bosco di eucalipti di Hamadena, le lande del Bled Teferchat, i terreni argillosi del Sidi Abd El Kader Moul Gaa, le sabbie e la polvere d’Ourizane, le rocce rosse del Dahra, il territorio del Kudia bel Krarrouba, i boschi di tamerici e le caverne del Kef N’Soura, i campi paludosi di giunchi del Merdja Sidi Abed, il deserto del Sud Oranese.
Un giorno riceve una lettera da una giovane donna del suo paese, Miriam Colautti, amica di amici, che gli chiede consiglio per trovare lavoro ad Algeri. Leo intercetta il malessere della compaesana, accoglie il suo desiderio di evasione, ma le suggerisce di restare e di trovarsi una passione. Lei lo prende alla lettera: Miriam comincia a scrivere a Leo con regolarità, la prima lettera è cordiale, la seconda amichevole, la terza è una lettera d’amore.
Per tre anni Myriam e Leo si amano a distanza, attraverso un carteggio fitto di racconti, immagini, considerazioni sull’amore e sulla vita, tra Algeri e Udine. Leo ama l’Algeria, ma ama Miriam più della sua terra d’elezione, decide così di tornare in Italia per sposarla. Il ritorno ha però il gusto amaro del compromesso: Leo ottiene una posizione a Bergamo, lontano dal Friuli di Miriam e dalla luce d’Africa. La corrispondenza continua, l’impazienza si fa grande e con essa la consapevolezza dei limiti cui vanno incontro entrambi. Leo e Miriam riescono a sposarsi, ma Leo, affetto da una malattia rara, muore a 33 anni, nel 1961.
Miriam ha conservato le lettere di Leo per tutta la vita e le ha affidate all’Archivio di Pieve Santo Stefano nel 2008.
 
Le lettere di Leo hanno vinto il PREMIO PIEVE SAVERIO TUTINO nel 2008 e sono state pubblicate da Terre di mezzo nel 2009 in un volume dal titolo "La geometria dei sentimenti, Lettere d'amore".