Scheda di dettaglio
Emilia
Le parole nascoste
Una storia d’amore clandestina tra una contessa e un ufficiale dei bersaglieri nell’Italia dell’800
Estratti Diario: 5
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Milano, 1872. Emilia è una nobildonna, vive a Brera con i cinque figli e il marito ostile, soprannominato da lei “L’Orso”. Federico A., è un ufficiale dei Bersaglieri, stanziato in Meridione per combattere il brigantaggio. Federico vive per un breve periodo a Milano e fa la corte a Emilia, osservandola dalla finestra. Lei resiste, poco, poi cede e inizia un fitto carteggio amoroso che accompagna una passione divorante, fatta d’incontri clandestini, parole d’amore scritte su ogni lato della carta da lettere a formare ricami, soggiorni in giro per l’Italia in alberghi d’infima categoria per nascondersi dagli sguardi indiscreti, distacchi strazianti dovuti al recapito tardivo di una lettera e riavvicinamenti assoluti non appena s’intravede la possibilità di ritrovarsi.
Emilia, cagionevole di salute, ma combattiva di spirito, vive di questa luce segreta sotto il tetto coniugale e non si perde d’animo, fino a che, esasperata dal marito, che la sottomette e del quale non è mai stata innamorata, riesce a chiedere e a ottenere la separazione legale. Dopo la separazione, Emilia e Federico continuano a vivere a distanza la loro passione, che li consuma fino all’ultimo colpo di scena: Emilia, dopo la malattia e la morte del marito, decide di porre fine alla loro relazione e Federico, umiliato e folle d’amore, si toglie la vita.
 
Le lettere di Emilia hanno vinto il PREMIO PIEVE SAVERIO TUTINO nel 1986 e sono state pubblicate da Rosellina Archinto nel 1987 in un volume dal titolo "Le parole nascoste". 
Mentre tutta Milano è raccolta  in piazza Duomo per assistere alle esequie del Re, Emilia scrive a Federico. Allude a un problema di salute, si tratta probabilmente di gravidanza appena iniziata che si è interrotta naturalmente: "Io avrei ben voluto darti tutti i dettagli che tanto desideri, ma come affidare allo scritto certe cose... Alla sera del 5 Xbre mi sentii malissimo, e compresi..."