Autore
EmiliaAnno
1872 -1881Luogo
MilanoTempo di lettura
2 minuti 30 secondiLe parole nascoste
Da casa 12 7bre 1872
 
Signore
La parola che dite di fidarmi interamente di voi mi basta, ed è per questo che rispondo al vostro gentile biglietto. Le mie tracce non sono difficili a trovarsi mentre non avete che da abbassare uno sguardo per vedermi, — ma vi è una persona che pure potrebbe vedervi, e questo pensiero mi fa tremare. Lunedì io parto e per molto tempo; forse è bene giacché questa lontananza potrà guarirvi di questo passeggiero capriccio, e che in me sarebbe delitto il corrispondere.
Aggradite un mio distinto saluto
Emilia
 
 
 
Signore 
Sono veramente superba dei sentimenti che vi ho ispirato, li accetto, e vi assicuro che li conserverò nel profondo del cuor mio. Però questa cortese avventura che voi chiamate un beneficio del cielo, e che io stessa vi procurai, non avrà credo scemato in voi quella stima a mio riguardo, alla quale tanto sono orgogliosa di possedere. 
Comprendeste bene il perché vi scrissi. — Il timore che alcuno s'accorgesse dei vostri continuati sguardi diretti al mio balcone, e che la maldicenza mi contaminasse col suo soffio malefico, ecco il solo movente che mi spinse a tanto ardire. Federico! Se fosse libero il cuor mio, tutto a voi lo avrei donato, ma come Madre e come Moglie mi si richieggono grandi sacrifizi! 
Voi uomo d'onore e col vostro sentire non potreste amare e stimare la donna che tradisse a' suoi doveri. Prima della mia partenza sarò ben felice di stringere la mano ad un affezionato amico, per cui Domenica ad un'ora dopo mezzogiorno io vi vedrò.
Solo mi spiace che abbiate cercato della persona che mi procura le vostre lettere, quello che vi posso affermare è che la tengo da anni al mio servizio e se la di lei famiglia non fosse più che onesta, io non la conoscerei. Dunque in casa di questa famiglia io vi vedrò ma per parlare d'affari il numero della porta ed il nome lo sapete non vi resta che salire la scala la prima porta a sinistra. 
Di nuovo vi raccomando prudenza, e vi prego venire in borghese. 
Un saluto di cuore
Emilia