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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Lea Ottolenghi
Data di nascita
1921
Sesso
f
Luogo di nascita
Livorno
Livello di scolarizzazione
Diploma scuola media superiore
Mestiere/Professione
Analista
Diario
Tipologia testuale
Diario Memoria
Consistenza
154 p.
Natura del testo
Fotocopia originale: 1 Dattiloscritto: 4 Fotografie
Tempo della scrittura
1939 -1945
Estremi cronologici
1937 -1945
Provenienza geografica
Livorno
Soggetti
Amore Armistizio dell'8 settembre <1943> Campi di lavoro Ebrei Emigrati politici Emigrazione Giovinezza Guerra mondiale 1939-1945 Lavoro Leggi razziali
Parole chiave
Scrittura giovanile
Luoghi del racconto
Bellinzona Castiglioncello Firenze Livorno/provincia Svizzera
Crediti immagine di copertina
Lea Ottolenghi a vent'anni, 1941.

Lea Ottolenghi

Ricordi e impressioni di un'internata

Lea, nata da una famiglia ebrea della borghesia livornese, si rifugia in Svizzera per sfuggire alle leggi razziali: dovrà adattarsi ai campi di lavoro ma, soprattutto, a vivere lontana dal suo grande amore.

Ricordi e impressioni di un'internata
Lea Ottolenghi e Gastone Orefice il giorno del loro matrimonio

Sinossi

Livorno, 1938. Lea Ottolenghi ha diciassette anni quando il regima fascista emana le leggi raziali. Lea documenta con minuzia e dovizia di dettagli il terrore, la fuga, la dispersione della sua famiglia e la lontananza dal fidanzato, Gastone Orefice, unica luce in quegli anni bui.  È proprio l’amore per Gastone a scandire le pagine del diario e, in particolare, la sua lontananza. Dopo le leggi razziali gli Ottolenghi, come gli Orefice, sono costretti alla fuga.  Dapprima nascosti in una villa a Castiglioncello, in quanto ebrei sono poi obbligati a lasciare i luoghi di villeggiatura e si uniscono allora ai contadini, vivendo nei granai delle campagne di Bolgheri e Volterra e cercando cibo al mercato nero. La famiglia di Lea modifica i documenti d’identità per non destare sospetto, ma la minaccia nazi-fascista incombe e per Lea e Gastone inizia la fuga. Nel 1943 arrivano insieme a Firenze. Sono nella stessa città, ma non sono nascosti nello stesso luogo. Dopo alcuni giorni trascorsi in un seminterrato con la sorella, Lea scopre che Gastone e la sua famiglia hanno dovuto lasciare la città. Il dolore di Lea è grande, inizia il tormento per la separazione da Gastone, tormento che per mesi abiterà il suo cuore e le pagine del suo diario. Lea riesce a mettersi in salvo e a partire per la Svizzera insieme alla madre, ma la salvezza senza Gastone non ha senso. Per mesi Lea non ha notizie dell’amato. La lontananza la ossessiona. Il pensiero va a Gastone ad ogni passo, ogni respiro, ogni raro momento di bellezza. E così Gastone, assente, diventa un’invocazione, ripetuta ad ogni pagina. Dopo la Liberazione Lea ritroverà Gastone, lo sposerà e condividerà con lui sessant’anni d’amore.