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Autore

Laura Takacs

Anno

2022 -2022

Luogo

Romania

Tempo di lettura

2 minuti

Un arcobaleno di colori

Perché una donna dovrebbe per forza essere a disposizione sempre, a prescindere, perché una donna, per sentirsi realizzata, DEVE avere figli per forza?

Eccola la frase che mi buttava giù, insieme alle altre. “Saresti un’ottima madre.” “Secondo me a fare la maestra d’asilo saresti bravissima.” “Non puoi vivere una vita senza figli.” Mi sono ritrovata a risentirmi dire tutte quelle cose che non volevo dalla vita. Perché una donna dovrebbe per forza essere a disposizione sempre, a prescindere, perché una donna, per sentirsi realizzata, DEVE avere figli per forza? Mi sono ritrovata a sentire di dovermi conformare ad aspettative che non rispecchiavano la mia persona, solamente per poter essere accettata da qualcuno che mi avrebbe voluto come orpello decorativo… mi ha spezzato il cuore. Ho passato mesi dell’adolescenza a fare da baby sitter a cugini e figli di conoscenti. Ho passato anni a osservare le donne nella mia vita, mia madre, mia nonna e tutte le altre donne del mondo fare acrobazie impossibili per bilanciare vita personale e “carriera lavorativa” e so di non volere figli. Sentirmi ripetere a ogni occasione che sarei una bravissima mamma mi portava l’umore a zero. Avevo osservato le vite delle altre, avevo analizzato, avevo tratto le mie conclusioni. Di sicuro non volevo “finire” come le mie compagne di classe, sposate e incinte a vent’anni, disoccupate, totalmente dipendenti dal marito. E lui che non faceva altro che volermi mettere in quella posizione a furia di scoraggiare ogni piccolo progresso che facevo. È stato in quel periodo che ho capito che mi sarei voluta occupare di immigrazione e integrazione, sensibilizzazione e diritti. L’idea era di fare in modo che le culture si potessero conoscere, contaminare ed evolvere insieme, prendere il meglio di ognuna e dare spazio e forma anche a quanto non si conosce. Ho passato anni a sentire di non valere, anche quando ho cominciato l’università, all’epoca ci sentivamo ancora abbastanza spesso, ci vedevamo poco, ma ormai aveva incrinato ogni possibilità, per me, di vivere una vita secondo i miei tempi, le mie esigenze e in base a quello di cui IO avevo bisogno.