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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Altero Ciacci
Data di nascita
1923
Sesso
m
Luogo di nascita
Asciano (SI)
Livello di scolarizzazione
Licenza elementare
Mestiere/Professione
Operaio nelle Ferrovie.
Diario
Tipologia testuale
Memoria
Consistenza
28 p.
Natura del testo
Dattiloscritto: 2 Allegati
Tempo della scrittura
2021 -2021
Estremi cronologici
1943 -1946
Provenienza geografica
Siena/provincia
Soggetti
Alleati anglo-americani Antisemitismo Armistizio dell'8 settembre <1943> Arresto Campi di concentramento Campi di lavoro Combattimento Defunti Deportati Deportazione Ebrei Guerra mondiale 1939-1945 Internati militari italiani Lavori forzati Leva militare Marce <Operazioni militari> Militari Militari italiani Militari russi Militari tedeschi Partigiani iugoslavi Prigionia Prigionieri Treni militari Viaggi a piedi Viaggi in treno Violenza
Parole chiave
Fosse comuni
Luoghi del racconto
Auschwitz Austria Bosnia-Erzegovina Casier Croazia Dubrovnik Fiume Forlì Forlì-Cesena/provincia Germania Mauthausen Montenegro Mostar Oświęcim Polonia Siena Treviso/provincia Vienna
Crediti immagine di copertina
Altero Ciacci

Altero Ciacci

Come la Bestina

Seconda guerra mondiale: un giovane militare toscano combatte nella penisola balcanica. Fatto prigioniero dai tedeschi e poi liberato dai russi, si trova in un campo di lavoro vicino a Berlino quando riesce a partire per fare ritorno. Arriva a casa dopo un viaggio pieno di pericoli e peripezie, compiuto in gran parte a piedi.

Sinossi

Altero Ciacci nasce ad Asciano nel 1923. Durante la Seconda guerra mondiale viene chiamato alle armi ed è inviato a combattere per l’esercito italiano nei Balcani. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, il suo reparto resiste per alcuni giorni all’esercito tedesco, ma viene costretto alla resa. Fatto prigioniero dai tedeschi, viene deportato ad Auschwitz, dove scopre la tragedia che stanno subendo migliaia di ebrei e prigionieri, e dove vive l’orrore più estremo: è incaricato della sepoltura nelle fosse comuni degli ebrei e dei prigionieri uccisi nelle camere a gas.

Quando passa il fronte russo, Altero si trova a una sessantina di chilometri da Berlino, in un campo di lavoro: viene liberato e comincia il lungo viaggio verso casa. A piedi.

Parte dalla Germania e arriva ad Asciano il 22 maggio del 1946, avendo perso l’udito per sempre.