Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Privacy completa.

Logo Fondazione Archivio Diaristico Nazionale

Autore

Giuseppe Salvemini

Anno

1916 -1918

Luogo

Arezzo/provincia

Tempo di lettura

8 minuti

Diario della mia vita militare

Che scene tristi! Molti sono feriti gravemente! Hanno gli arti amputati! Pezze sanguinolenti ricoprono le loro terribili ferite! Nella notte alcuni sono andati in delirio! Mi pareva d’essere in una casa di matti!

11 Giugno. Lunedì

Stasera giungeranno altri ufficiali! Provo del dispiacere a lasciare i due o 3 superstiti del Vodige! Bensì anche Porzio e Pinto anderanno all’ospedale, così dei vecchi non rimane nessuno! Il magg.ʳᵉ Fetozzi e il ten. Turco, ci hanno scritto dall’ospedale! Alfine, dopo mangiato ho salutato tutti i colleghi ed ho atteso il camion-lettiga! Alle 14,30 sono partito! Il mio attendente s’è messo a piangere! Ho sentito stringermi il cuore, davanti a quella sincera e forte affezione. Anche i pochi superstiti del mio plotone mi hanno salutato con le lacrime agli occhi. Li ho raccomandati tutti al tenente e ho promesso loro di scrivere! Mi sono fermato a S. Andrà (ospedale di smistamento) poi a S. Giovanni Manzano, a Buttrio e quindi a Lovaria. È un ospedaletto da campo n° 230! Anch’esso è pieno di feriti! Appena arrivato ho fatto un bagno, ho cenato e sono andato a dormire in una camera ove ho trovato molti colleghi. Che scene tristi! Molti sono feriti gravemente! Hanno gli arti amputati! Pezze sanguinolenti ricoprono le loro terribili ferite! Nella notte alcuni sono andati in delirio! Mi pareva d’essere in una casa di matti! Chi urlava, chi pregava, chi dava comandi, ordini, con fare concitato, affannoso; e si sbracciavano di qua e di là, smaniando con soldati che non c’erano, imprecando contro nemici immaginari e lamentandosi d’essere feriti! Una tacita suora andava e veniva, bagnando la fronte di quei febbricitanti, con pezze bagnate! Tutta la notte l’ho passata insonne!

Di più m’ha detto: “S’è trovato mai di fronte ai gas asfissianti?” Gli ho detto di sì e mi sono perso in dettagli!

12 Giugno. Martedì

Verso il mattino mi sono addormentato! Bensì dei brutti sogni mi hanno turbato il riposo! Mi pareva d’essere rimasto sepolto da una granata e di non potere più respirare! Ho cominciato ad agitarmi, a smaniare, a fare sforzi giganteschi, mentre un copioso sudore imperlava la mia fronte! Alfine ho cacciato un terribile urlo e mi sono svegliato. Avanti a me, era la buona suora che mi osservava e appena svegliato mi ha sorriso. Mi ha raccontato quello che mi era successo! Nella mattinata è venuto un magg.ʳᵉ medico che mi ha visitato. S’è trattenuto molto e poi s’è allontanato! È tornato verso sera ed ha voluto che gli raccontassi dettagliatamente la mia vita del fronte. Di più m’ha detto: “S’è trovato mai di fronte ai gas asfissianti?” Gli ho detto di sì e mi sono perso in dettagli! Mi ha ordinato delle iniezioni e dei lavaggi speciali. Temo d’esser colpito dai gas! Il mio piede è quasi guarito!

13 Giugno. Mercoledì

Nella notte alcuni ufficiali sono ricaduti in delirio! A me m’hanno cambiato di camera. Sono con altri colleghi. Fra questi, v’è un tenente del Genio, ferito, che mi ha raccontato lo sbarco di Anhovo! Riuscì splendido! Fu una sorpresa per il nemico che non vedeva le nostre mosse, mascherate da una cortina di fumo, provocato da bombe fumogene! Bensì la mancanza di rinforzi, assorbiti tutti dalla lotta nel Vodige e nel Santo, obbligò ai nostri di ripiegare al di qua dell’Isonzo! Così in conclusione, la presente azione è stata mastodontica per la preparazione materiale e per la gran massa di uomini, ma è stata meschina per strategia e per successo! Il mio stato di salute è molto insipido: non sto né bene né male, e nello stesso tempo non ho la forza di fare cinque passi! Oggi ho avuto medicature che mi hanno fatto patire terribilmente! C’è dei momenti che desidererei la morte! Mi sento fiacco e la testa mi ronza terribilmente!..

Ormai sono sicuro che una miracolosa leggerissima infiltrazione di gas asfissianti, m’ha provocato i più gravi disturbi alle vie respiratorie!

14 Giugno. Mercoledì [Giovedì]

Tutti giorni arrivano i feriti! Io preferisco alzarmi e girellare per le camerate o in giardino! Il maggiore medico mi ha detto che domani mi manderà a Udine! Mi crede ammalato gravemente! I gas mi devono aver nuociuto assai all’organismo! Gli ho domandato che male avevo e lui m’ha risposto un po’ impacciato: “Ci ha un po’ di tutto tenente che le ha provocato un forte deperimento organico!” Difatti qui nel completo riposo, mi scappano fuori tutti i mali. Catarro bronchiale, tosse, disturbi intestinali, febbri serotine, dolori artritici, male al fegato, ecc ecc, il che tutto insieme m’ha cagionato un forte deperimento organico!

15 Giugno. Venerdì

La buona suora m’ha portato dei libri da leggere. Tutti i giorni, la vita, mi trascorre monotona e uggiosa! Stamattina ho ascoltato le parole d’un aspirante dette in balia alla febbre! È malato di tifo! Da molti giorni si trova a questo ospedaletto! È questi un bellissimo giovane sui 22 o 23 anni! Difficilissimo è, salvarlo dalla morte! Tutta la mattinata sono stato triste e pensoso! Verso le 20, con un’autoambulanza, sono andato all’ospedale Principale e di lì a quello contumaciale di Udine! Tutta la notte non ho dormito! In camera mia vi è un altro collega del 262° Fant.ᵃ.

16 Giugno. Sabato

È venuto un maggiore e ci ha detto ci visiterà domani! È venuto un altro maggiore e parlando mi ha detto che è amico intimo di Tito Tati, mio ricchissimo parente di Firenze, specialista degli orecchi e della gola! Mi ha promesso di fare per me quanto può! Ormai sono sicuro che una miracolosa leggerissima infiltrazione di gas asfissianti, m’ha provocato i più gravi disturbi alle vie respiratorie! Tutta la notte non ho potuto dormire! Una simpaticissima suora è addetta alla mia cura!

Oh Patria, oh Patria, come hai tristemente ricompensato il mio entusiasmo, il mio volontariato ed il mio eroismo! Rinneghi tutto ciò che ho fatto per te!

17 Giugno. Domenica

Mi sono alzato, tutto stronco, pesto e debole! Sono stanchissimo e purtuttavia non mi vien fatto di dormire! Oh quanto amerei un po’ di sonno! Mi sono messo a pensare a lui e: “oh sonno, oh dolce sonno ristoratore che t’ho dunque io fatto, che tu debba da me fuggire, e né scendere e appesantire le mie palpebre, per immergere nell’oblio e nel riposo la mia mente e il mio corpo? Oh, bizzarro e cattivo sonno perché mi disprezzi? Tu chiuderai piuttosto gli occhi d’un misero fante, che può essere attaccato da un momento all’altro dal nemico, o d’un povero mozzo, che sta accoccolato sulla cima tremolante e pericolante d’un albero maestro, e li farai dormire fra la tempesta delle granate, fra il rumore della battaglia, oppure fra il muggire dei venti che investono le onde sdegnose la cui spuma s’innalza fino alle nere nubi, fra strepiti sì orrendi che la morte stessa si sveglierebbe nel seno del più recondito abisso; e non fai dormire me, che sono circondato dalla calma assoluta e posseggo un morbido letto tutto propizio al tuo culto! Oh, sei ingiusto e crudele! Ma un dì riprenderò su te la rivincita!” Ho girato un po’ per i giardini. Questo ospedale è il più grande d’Italia! Sembra un paese! Vi sono centinaia di medici e migliaia di feriti e di malati! A pensare a tutti questi miseri che soffrono maledettamente sul fondo di un misero lettino e che domani guariti verrà loro imposto di riprendere le armi, per affrontare nuovi pericoli, vien fatto di maledire la Patria, il Destino e la vita stessa! Difatti io sento di odiare tutto ciò che una volta formava l’altare dei miei più cari affetti! Quale amore devo portare io alla Patria, che dopo aver dato a lei tutto ciò che avevo di più caro, la giovinezza, essa mi ricompensa osando dire che il mio male l’avevo e non è vero l’abbia preso per farla più grande? Non m’hanno voluto riconoscere la malattia causata in servizio e mi rimandano a casa senza stipendio e senza salute! Oh Patria, oh Patria, come hai tristemente ricompensato il mio entusiasmo, il mio volontariato ed il mio eroismo! Rinneghi tutto ciò che ho fatto per te! È venuto un maggiore medico e dopo una accurata visita (che credo non ci abbia capito niente) mi ha portato a basso per visitarmi con i raggi della Radioscopia e della Radiografia! Da diversi giorni ho la faccia e tutto il corpo macchiato di chiazze nere e gialle! Devono essere i gas!