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Scheda di dettaglio

Autore
Nome cognome
Piero Campisi
Data di nascita
01-01-1928
Sesso
m
Luogo di nascita
Brescia
Mestiere/Professione
Giornalista
Diario
Consistenza
243 p.
Natura del testo
Dattiloscritto: 2 Allegati
Tempo della scrittura
1986
Estremi cronologici
1939 -1956
Provenienza geografica
Brescia
Soggetti
Amicizia Antifascismo Famiglie Giornalismo Giovinezza Guerra mondiale 1939-1945 Infanzia Lotta clandestina Partigiani Politica Resistenza
Parole chiave
Partito comunista Partito d'azione
Luoghi del racconto
Brescia Brescia/provincia Frondine Maderno Milano Roma Venezia
La Pecheronza
Piero Campisi, al centro dell'immagine, vestito di nero.

Sinossi

Piero ha dodici anni quando scoppia la Seconda guerra mondiale e ne ha quindici quando affianca i partigiani nella lotta clandestina contro il fascismo e l'occupazione tedesca.

Nell’ottobre del ’43, dopo l’armistizio, assieme a un gruppo di compagni antifascisti raggiunge la Val Trompia e si aggrega alla divisione Fiamme Verdi, poi brigata Perlasca. Sono in trentatré e occupano la stalla e il fienile di due baite di montagna. Il nome da battaglia di Piero è “Massimo” ed è il più giovane del gruppo. 

Non essendo in obbligo di leva e quindi libero di circolare, gli vengono assegnate pericolose missioni come staffetta tra Brescia e Milano. Durante una di queste viene infatti arrestato e riesce a fuggire rocambolescamente, scampando così alla deportazione in Germania.

Nelle sue memorie, intitolate La pecheronza dal nome che nella redazione dell’Unità avevano dato alla telescrivente, il cui suono ricordava il ronzio di un’ape, Piero, con scrittura schietta e ironica, ripercorre vivacemente la sua vita.