Autore
Remo RosatiAnno
1998 -2001Luogo
Arezzo/provinciaTempo di lettura
2 minutiLe mie avventure
IV
Ogni Anno che a passar non esitava unaltra classe chiamavano sotto e sempre più la corda s’accorciava che raggiunzi l’età d’anni diciotto. Con l’Armistizio, cui firmare si stava ero convinto di passargi sotto. Ma ben diverso si svolze il confronto e lo ringrazio Dio, se lo racconto.
V
 E ognuno si credea che l’armistizio, placasse l’odio e ridesse la pace, mentre ci si trovo n’un gran supplizio come pulcin sotto falco rapace. O come volpe che non perde vizio cosi ai fascistoni non dispiace. Poi rifondar Salò con tanto orgoglio sotto la direzione di badoglio
VI
E non appena, firmato l’evento i tedeschi restaron cosi offesi, che quei che a fuggir non fecion tempo, dagli stessi tedeschi furon presi. Messi nei campi di concentramento che pochi dal morir si son difesi. Egli altri, chi disertor chi partigiano si disperso l’esercito Italiano
VII
Benchè i fascisti fosson decimati credean risorger con i vecchi giochi e la mia classe si fu precettati ma i suoi comandi, li seguimmo in po. Avrei voluto star coi disertori mettendo la famiglia in rischi noti. Per non portarli a tele conseguenza il mattino di poi feci partenza
VIII
Qualsiasi cosa mi veniva immente non riuscivo a trovar la spiegazione, perché battermi contro la mia gente e esser considerato un fascistone. Come se fossi un avido incosciente o pur devoto di un'altra nazione. Allora a Dio rivolsi una preghiera, che la grazia mi fe prima di sera
IX
Così deciso mi misi in viaggio e raggiunsi la Pieve di buonora, con mio padre che mi facea coraggio ma il nodo in petto non veniva fuora. Sia del Sol si vedeva qualche raggio e la Licenza di prenda l’Aurora. Salì in coriera privo di emozione che mi portò dal Borgo alla stazione.
X
E così mi portai in sala d’aspetto dove adun tratto mi sentii chiamare, alzai la testa, lo vidi un gruppetto eran compagni del premilitare. Decisi anch’essi d’andare al distretto per non saper più che strada pigliare. Senza dare alcun peso al mio decoro baciai mio padre e m’arruolai con loro.